Cali di pressione: da cosa sono dovuti e rimedi naturali
Il periodo estivo oltre agli aspetti positivi correlati all’allungarsi delle giornate e all’incrementata possibilità di esecuzione di attività all’aperto , tende ad avere anche qualche aspetto negativo, molto spesso correlato all’alzarsi delle temperature.
Tra questi aspetti “negativi” i cali pressori rappresentano un eventualità che in diversa misura può colpire un gran numero di soggetti per una svariata gamma di motivazioni.
Parlando di cali di pressione sarebbe molto più corretto introdurre il concetto di ipotensione, ovvero una condizione caratterizzata da un valore di pressione arteriosa sistolica (comunemente nota come pressione massima) inferiore ai 100 mmHg.
Questa condizione può essere dovuta a una vasta gamma di situazioni tra cui quelle più frequenti sono le cause possono essere correlate alla riduzione del volume plasmatico circolante, come ad esempio in caso di emorragia o perdita di liquidi da vomito, diarrea, sudorazione o profusa, sovra esposizione al sole o a temperature eccessivamente elevate, come pure all’eccesso nello svolgimento di attività fisica.
Questa sintomatologia può mostrarsi ulteriormente impattante soprattutto in soggetti che di base siano anemici, bradicardici oppure frequentemente soggetti a riduzione dei livelli glicemici.
La sintomatologia generalmente associata può avere una manifestazione piuttosto eterogena con sintomi quali emicrania, cefalea, confusine mentale, astenia e debolezza generale, che nei casi più gravi possono progredire con apatia, nausea, sonnolenza arrivando fino alla comparsa di vere e proprie vertigini e oliguria.
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L’intervento fondamentale è da ricercarsi nella risoluzione della problematica alla base di queste manifestazioni con interventi specifici volti per esempio al reintegro del volume circolante, alla risoluzione del quadro di anemia (con reintegrazione di ferro, vitamina C, B6, B9, B12), al recupero e reidratazione in seguito ad attività fisica (anche mediante l’utilizzo di bevande isotoniche idroelettrolitiche), al recupero in ambiente fresco e ventilato in caso sovraesposizione a calore ricordando la necessità di opportuna terapia cardiologica in caso di bradicardia patologica.
Aspetto decisamente essenziale si dimostra essere la prevenzione, realizzata mediante opportuni e regolari controlli periodici sia dei valori pressori sia dei parametri relativi alle eventuali cause coma ad esempio emocromo, assetto marziale, elettroliti ecc.
Nel caso invece sottoposti ad elevati livelli di attività fisica (sia per attività sportiva , sia per attività lavorativa) si rivela di primaria importanza programmare adeguatamente la reidratazionie, ovviamente questo aspetto rimane di primaria importanza anche in caso di importanti perdite di fluidi dovute per esempio a vomito o diarrea.
Le comuni abitudini di buon senso anche in questo caso si rivelano preziose, infatti evitando la sovraesposizione al sole e la pratica di attività fisica in eccesso sarà possibile limitare ulteriormente questi eventi anche nelle loro manifestazioni saltuarie dovute a scarsa attenzione ai fattori comportamentali.
Questo insidioso problema che tende ad aggravarsi nel periodo estivo può assolutamente essere gestito, applicando opportunamente le comuni regole del buon senso, ottimizzando i fattori alla base di un adeguata gestione del bilancio idroelettrolitico e soprattutto trattando eventuali problematiche alla base di problematiche che possano favorire questa condizione patologica, quindi con le dovute accortezze sarà possibile godersi appieno l’estate ma in piena sicurezza!