Difese immunitarie: come prepararsi all’arrivo della stagione fredda
Le malattie da raffreddamento sono nostro mal grado una sgradita compagnia, che in qualche modo interessa in pratica la quasi totalità della popolazione, tipica dell’avvicendarsi dell’inverno che vede solitamente dei picchi di insorgenza nei cambi di stagione e/o nei momenti in cui le condizioni ambientali si mostrano maggiormente avverse con picchi di freddo, di piovosità eccetera.
Infatti le condizioni ambientali costituiscono uno dei fattori principali alla base della maggior frequenza nell’insorgenza dei così detti “mali di stagione”.
Quando le temperature scendono e/o i tassi di umidità salgono si creano delle condizioni che non permettono un funzionamento perfettamente efficiente del nostro sistema immunitario; le barriere mucose delle prime vie aeree diventano meno fluide e gli elementi deputati alla rimozione degli agenti patogeni e delle impurità (ciglia vibratili) funzionano con meno efficienza ed efficacia con un deterioramento globale delle nostre barriere di difesa dall’ingresso di microrganismi patogeni.
Questi effetti si dimostrano ulteriormente amplificati per chi trovandosi a vivere nelle grandi città o comunque in aree dalla notevole presenza di polveri sottili e altri contaminanti, si trova ad essere esposto ad ulteriori fattori ambientali sfavorevoli.
Inoltre le maggiori richieste in termini di energia e nutrienti essenziali, soprattutto nel caso di soggetti dallo stato nutrizionale non propriamente ottimale, funzionali nel far fronte a condizioni ambientali maggiormente gravose, possono essere alla base di una generale riduzione nell’efficienza fisiologica, incluse le funzioni immunitarie.
Come è possibile a questo punto prepararsi adeguatamente nell’affrontare in piena efficienza il cambio di stagione?
Una proposta applicativa è quella di agire per priorità:
- Ottenimento di un ottimale condizione nutrizionale
- Eventuale utilizzo di stimolanti e modulatori della risposta immunitaria
- Risoluzione di problematiche pre-esistenti
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Ottenimento di un ottimale condizione nutrizionale:
Questa fase rappresenta un obiettivo di primaria importanza in quanto permette di fornire all’organismo tutto quello di cui ha bisogno per lavorare in piena efficienza, ed è rivolto in particolare all’utilizzo di sostanze essenziali, cioè tutte quelle sostanze che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente:
- Aminoacidi essenziali: fondamentali per il corretto funzionamento dell’intero organismo e in particolare per il funzionamento del sistema immunitario, infatti è importante ricordare come alcuni aminoacidi siano sia utilizzati come fonte di energia da alcuni elementi del sistema immunitario sia utilizzati nella produzione di anticorpi che ricordiamo essere proteine
- Micronutrienti: in tutto il loro insieme, purtroppo sussiste spesso il mal costume di utilizzare solamente la Vitamina C e/o la Vitamina E, mentre in realtà sarebbe importante avere un adeguata assunzione di tutte le vitamine e di tutti i minerali, ricordando che molti di essi costituiscono elementi importanti oltre che nella risposta immunitaria anche nella difesa anti-ossidante
- Acidi grassi essenziali: tra cui in particolare quelli della linea omega 3 (e non omega 6, già eccessivamente presenti nell’alimentazione occidentale), fondamentali in quanto parte integrante nelle reazioni che partecipano alla modulazione delle risposte infiammatorie.
Quando con un alimentazione varia ed equilibrata non si dovesse avere la sicurezza di orientarsi in tal senso l’assunzione di integratori alimentari potrebbe mostrarsi una valida soluzione in merito.
Eventuale utilizzo di stimolanti e modulatori della risposta immunitaria
Tra questi troviamo due diverse categorie di prodotti; quelli che contenendo sostanze (particolari polisaccaridi) che possono essere scambiate dall’organismo come componenti della parete di rivestimento di microrganismi patogeni , come ad esempio l’echinacea o alcune tipologie di funghi, attivano per un meccanismo denominato mimetismo molecolare una più aggressiva risposta di carattere immunitario, in pratica le nostre difese si mostreranno più “attente” ed “aggressive”.
L’altro approccio è correlato al consumo di sostanze, come la glutammina e l’arginina, che oltre a costituire un’ottima fonte energetica per le cellule del sistema immunitario (favorendone l’attività) si mostrano utili nel rafforzare le barriere mucosali (glutammina) e nel favorirne il microcircolo (arginina).
Risoluzione di problematiche pre-esistenti
Ovviamente se mi approccio alla stagione fredda in condizioni non ottimali, soprattutto dal punto di vista delle prime vie aeree oppure intestinale, risulterà piuttosto difficile far fronte in piena efficienza alle suddette insidie di stagione.
Per questo sarà opportuno trattare opportunamente i disturbi delle prime vie aeree con i dovuti approcci farmacologici e nutraceutici e riequilibrare la funzione intestinale mediante l’utilizzo di supporti probiotici e prebiotici.
Così facendo potremmo favorire il nostro organismo nell’affrontare la stagione fredda al pieno delle proprie potenzialità, certi che l’abbinamento di corretta nutrizione e integrazione può aiutarci nel trovare la soluzione più adatta per tutte le più svariate esigenze.
Buon Inverno!