Epistassi: consigli per affrontare la fuoriuscita di sangue dal naso
La famosa perdita di “sangue dal naso” è una situazione in pratica che almeno una volta nella vita quasi tutti hanno avuto modo di sperimentare.
Da un punto di vista tecnico questa situazione viene definita epistassi e consiste in una vera e propria emorragia a carico dei vasi delle fosse nasali che si rende clinicamente manifesta con la fuoriuscita di sangue:
- Anteriormente: attraverso le narici
- Posteriormente: attraverso il faringe
- In ambedue i distretti
L’ origine alla base di questa manifestazione può essere di natura traumatica, patologica o episodica senza particolare significato.
In genere non si evidenziano sintomi particolari se non a scenda dei casi la fuoriuscita del sangue dalle narici e/o la presenza di sangue in faringe (che generalmente appena percepito viene deglutito o sputato).
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Il trattamento di elezione in questi casi consiste nell’identificare e trattare la problematica alla base dell’epistassi, da identificare attraverso un accurato percorso diagnostico definito sulla base di un accurata indagine anamnestica da affidare al proprio medico di fiducia.
A seconda dei diversi esiti derivati da tale processo potrebbe dimostrarsi necessarie:
- Terapia farmacologica volta al riequilibrio delle dinamiche che governano la coagulazione
- Trattamento ambulatoriale dei vasi maggiormente implicati nel sanguinamento
- Trattamento di una patologia allergica di base, alla base di condizioni infiammatorie/irritative delle mucose
- Trattamento di un quadro di ipertensione di base
- Assunzione di opportuni accorgimenti comportamentali come quelli volti ad evitare situazioni potenzialmente scatenanti quali il colpo di calore.
I trattamenti consigliati possono essere piuttosto diversi a seconda delle cause scatenanti e possono includere l’utilizzo di principi fitoterapici ad azione flebotropa con l’intento di proteggere e rafforzare le strutture vascolari (come ad esempio esempio Centella, Vite, Mirtillo, Ginkgo), oppure in caso di importante ansia e/o ipertensione l’utilizzo di principi fitoterapici ad azione calmante: (come ad esempio Valeriana, Passiflora, Luppolo, Zafferano) o ad azione ipotensivizzante: (come ad esempio Biancospino, Ibisco eccetera).
Nel caso gli episodi siano frequenti e implichino sanguinamenti di volume rilevante potrebbe mostrarsi importante il supporto nutraceutico dell’assetto marziale mediante l’assunzione di un opportuna formula volta alla reintegrazione contenente:
- Ferro,
- Vitamina C,
- Vitamina B6,
- Vitamina B9
- Vitamina B12 .
Pur mostrandosi una situazione potenzialmente in grado di esercitare un forte coinvolgimento emotivo, l’epistassi si rivela in genere una condizione benigna , che se affrontata correttamente vede solitamente la risoluzione in finestre temporali tutto sommato contenute, ricordando sempre che spesso integrare approccio comportamentale e approccio nutraceutico diviene una vera e propria necessità onde minimizzare le tempistiche di risposta massimizzando la capacità di resa.