Oggi di Microbiota e Microbioma si sente tanto parlare... ma chi è? Cosa fa e cosa può fare?
Oggi di Microbiota e Microbioma si sente tanto parlare… ma chi è? Cosa fa e cosa può fare?
Partiamo dalle origini: è nato prima “lui” di noi e siamo più DNA batterico che umano!! Per microbiota si intendono tutti quei MICRORGANISMI (batteri, virus, funghi, protozoi, archea…) che vivono con noi (ma che di fatto ci ospitano!!) e sono presenti in quantità e specie diverse, in tutti i nostri organi a partire dalla pelle, ai denti, all’apparato genitale. Addirittura, secondo la teoria endosimbiontica, anche i mitocondri (organelli considerati la nostra centrale energetica e di cui poi parleremo in un prossimo articolo!) si sono evoluti a partire da procarioti probabilmente inglobati per fagocitosi.
Dunque, se loro stanno bene e vivono in equilibrio (eubiosi), anche noi stiamo bene e viceversa. Sulla base del tipo di attività che i microrganismi del microbiota svolgono, li possiamo macroscopicamente distinguere in “commensali” che non danno né beneficio né danno all’ospite, i “simbionti”, che portano un beneficio all’ospite, colonizzando determinate nicchie e producendo ad esempio vitamine o acidi grassi a catena corta, ma anche microrganismi potenzialmente dannosi, cioè che in eubiosi non fanno danno ma appena succede un calo delle difese immunitarie, un cambio di alimentazione, o un evento impattante sulla nostra psiche, possono diventare patogeni (tra questi, ad esempio, Staphylococcus, Clostridium, o la stessa Candida).
Menopausa: Un Capitolo Naturale della Vita da Affrontare Serenamente
La Menopausa è uno dei cambiamenti più importanti nella vita della donna e, considerando l’aumento dell’aspettativa di vita, ci auguriamo di passare davvero quasi più anni in menopausa che in fertilità! Sì, perché di fatto per menopausa si intende solo il periodo “centrale” del ben più annoso climaterio, ovvero il periodo che va dalla cessazione della mestruazione per almeno 12 mesi consecutivi alla fase successiva detta post-menopausa che dura circa 10 anni fino alla senilità.
All’interno di questo lungo periodo del climaterio si individua una fase detta perimenopausa in cui si hanno la maggior parte dei cambiamenti di varia natura che tanto spaventano le donne (ma non solo 😉 !!)!
È importante ricordare che la menopausa (compresa quindi del suo “pre” e del suo “post”) è una fase fisiologica (purtroppo in alcuni casi è “forzata” da interventi chirurgici o terapie farmacologiche) ma non deve spaventare, per essere affrontata e vissuta nel migliore dei modi.
Bisogna uscire dalle vecchie credenze per cui la donna in menopausa è “finita” e parlarne è quasi una vergogna… oggi abbiamo tanti esempi di donne che nemmeno si accorgono
di essere in Menopausa!
Calo degli estrogeni e vampate
Detto ciò, è pur vero che qualcosa cambia dentro e fuori, ed è normale che con il sopraggiungere della Menopausa vi siano cambiamenti che coinvolgono un po’ tutti gli organi e apparati: il calo degli estrogeni è effettivamente il volano di questi cambiamenti che principalmente si percepiscono con le note “vampate” dovute appunto al calo estrogenico che impatta sull’apparato cardiovascolare.
E qui tanto ci sarebbe da parlare perché le vampate sono spesso notturne e quindi incidono sul sonno che a sua volta impatta sull’umore già compromesso dal calo del desiderio sessuale e dal “vedersi” diverse!
Parallelamente si ha un calo del colesterolo HDL con aumento dell’LDL e aumento del rischio cardiovascolare; rallentamento del metabolismo basale con aumento di peso… Molti sono gli studi clinici a riguardo (ad esempio: Ko SH, Kim HS. Menopause-Associated Lipid Metabolic Disorders and Foods Beneficial for Postmenopausal Women. Nutrients. 2020 Jan 13;12(1):202. doi: 10.3390/nu12010202. PMID: 31941004; PMCID: PMC7019719) e per fortuna oggi si è in grado di aiutare molto anche perché la tecnologia ha permesso di studiare anche le modificazioni del MICROBIOTA sia intestinale che vaginale in menopausa e durante il climaterio, dandoci gli strumenti per intervenire.
Studi Approfonditi
Se avete voglia, c’è un bellissimo studio che riconduce al nostro amato olio extravergine di oliva: Hidalgo-Mora JJ, Cortés-Sierra L, García-Pérez MÁ, Tarín JJ, Cano A. Diet to Reduce the Metabolic Syndrome Associated with Menopause. The Logic for Olive Oil. Nutrients. 2020;12(10):3184. Published 2020 Oct 18. doi:10.3390/nu12103184.
Quindi accettiamo ma non passivamente i cambiamenti fisiologici che avvengono nel nostro organismo nel climaterio e oltre, e rivolgiamoci a professionisti della salute che possano aiutarci a trovare il modo giusto di vivere sereni con il nostro corpo, con il corretto stile di vita (dieta, attività fisica) e la giusta integrazione (omega 3, vitamina D, fitosteroli, alcalinizzanti, antiossidanti… e magari anche l’omeopatia), studiando anche il nostro microbiota per riportarlo in eubiosi!
Infine, ricordate anche che fumo, alcool e sedentarietà anticipano la menopausa e soprattutto il rischio cardiovascolare e dismetabolico ad essa associato, così come depressione e naturalmente l’alterazione del microbiota (intestinale, vaginale e non solo…).
Se volete approfondire con noi l’argomento, venite a trovarci prenotando la consulenza gratuita con la Dr.ssa Marina Ardizzoni il 26 giugno che sarà a vostra disposizione per qualche consiglio!