Il raffreddore è un disturbo che generalmente su base stagionale interessa un gran numero di persone. A seconda della stagione di insorgenza si può in linea generale parlare in prevalenza di sindrome da raffreddamento (inverno), raffreddore allergico (primavera) o quadri spesso di difficile classificazione spesso dovuti anche all’utilizzo intensivo di aria condizionata. Ci sono diverse tipologie di approcci che possono essere utilizzati per la gestione del raffreddore, che in maniera graduale e progressiva possono costituire importanti strumenti nel favorirne la risoluzione.
Primo passo gli agenti decongestionanti
Uno dei primi passi per favorire la risoluzione del quadro di congestione delle alte vie respiratorie è quello di utilizzare un agente decongestionante. In particolare quale sarebbe la sua azione? Quella di ridurre sostanzialmente l’afflusso di sangue al naso e alle mucose dovuto al processo infiammatorio. Questo contribuisce alla riduzione del senso di chiusura e “intasamento” che spesso e volentieri rende molto difficile liberarsi del muco in eccesso. In seguito alla loro assunzione generalmente diventa molto più facile liberarsi e si assiste a un rapido sollievo.
Secondo passo gli agenti mucolitici
Quando l’utilizzo di un decongestionante da solo non fornisce sollievo o fornisce solo un sollievo parziale, è possibile pensare all’utilizzo di un agente mucolitico. In cosa consiste la sua azione? Un gente mucolitico in linea generale rende più fluido il muco, limitandone i legami interni. Questo ne comporta una più facile eliminazione che si associa in genere a una significativa sensazione di sollievo e di leggerezza delle aree dove in situazioni differenti potrebbe ristagnare. Oltre al rapido sollievo la sua utilità è anche dovuta alla limitazione delle possibilità di sovra –infezione batterica del muco, spesso alla base di aggravamenti e complicazioni di diversa natura.
Terzo passo gli antinfiammatori
Nel momento in cui i precedenti interventi dovessero essere insufficienti o inefficaci, è possibile pensare all’utilizzo di un farmaco antinfiammatorio. Questo approccio in genere viene riservato per ultimo in quanto piuttosto aspecifico, e quindi in grado di limitare insieme a processi responsabili dei disturbi, anche altri processi in qual momento utili. Per questo quindi l’utilizzo di antinfiammatori nel corso di raffreddore, patologia di per se non grave, viene riservato a tutti quei casi dove approcci di entità inferiori non si dovessero dimostrare efficaci. Inoltre molti farmaci ad azione antinfiammatoria possono essere assunti solamente a stomaco pieno o se periodi prolungati con un adeguata gastro-protezione.
L’utilizzo progressivo e ragionato di queste classi di rimedi potrà rendere molto di semplice gestione e maggiormente sopportabili i notevoli fastidi generalmente causati dal raffreddore in tutte le sue forme.
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