Stitichezza come curarla in modo naturale

Una funzione intestinale non propriamente regolare rappresenta un problema molto frequente nel mondo occidentale, con un notevole interessamento soprattutto dei soggetti di sesso femminile. Molti fattori contribuiscono a questa situazione, coinvolgendo spesso con un insieme di fattori comportamentali e alimentari che uniti a caratteristiche di base del soggetto possono favorire questa condizione.

Fattori favorenti la stitichezza

Numerosi fattori possono favorire una disfunzionale dinamica digestiva che conduce come risultato ultimo all’irregolarità intestinale. Ridotti livelli di attività fisica, inadeguata idratazione e ridotto consumo di fibre vegetali possono rendere piuttosto complessa la funzione dell’apparato digerente manifestando come risultato ultimo un quadro più o meno grave di stitichezza.

Idratazione

Una corretta idratazione rappresenta nella stragrande maggioranza dei casi il primo obiettivo da perseguire. Nel momento in cui l’organismo si trova in deficit idrico mette infatti in atto ogni misura per il risparmio d’acqua, incluso l’assorbimento della maggior quantità possibile di fluidi anche a livello dell’apparato digerente. Questo pone le basi per un transito intestinale particolarmente rallentato, rendendo la defecazione particolarmente difficoltosa. Una semplice e pratica modalità per garantire un corretto apporto idrico potrebbe essere semplicemente quella di consumare almeno due bicchieri d’acqua per pasto, unita al consumo di 500 ml di acqua nella mattinata e 500 ml di acqua nel pomeriggio, raggiungendo una quantità giornaliera complessivamente sufficiente ad un adeguato funzionamento intestinale.

Consumo di bevande calde

Un ulteriore pratico e semplice accorgimento può essere quello di consumare, in particolare a stomaco vuoto, una bevanda calda o comunque tiepida. Questo innescando dei meccanismi riflessi tende a favorire il movimento della muscolatura liscia intestinale, favorendo di conseguenza la peristalsi. Dal punto di vista squisitamente tecnico potrebbe essere sufficiente anche della semplice acqua tiepida, a cui per rendere più gradevole la cosa può essere aggiunto limone, miele ecc. Con lo stesso principio si rende assolutamente possibile anche il consumo di tisane, meglio se prive di stimolanti nervosi o sostanze irritanti sull’intestino. Questo perché potrebbero mostrarsi utili nel breve periodo ,ma peggiorare ulteriormente la situazione a lungo andare.

Utilità dell’attività fisica

Un sufficiente livello di movimento rappresenta una delle condizioni essenziale per un coretto funzionamento dell’organismo, in tutti i suoi aspetti incluso quello digestivo. Anche in questo contesto quindi l’attività fisica può mostrarsi un utile strumento nel favorire una migliore funzionalità intestinale. Per questa finalità in linea di massima non è necessariamente richiesta la pratica di un attività fisica strutturata, ma anche la semplice camminata, se praticata con regolarità, può mostrarsi molto utile. Infatti l’abbinamento respirazione-movimento, soprattutto se associato a adeguate modalità di idratazione può rivelarsi una carta vincente nel favorire una migliore attività intestinale. Con questa finalità si dimostra molto interessante la camminata dopo un pasto. Questa buona abitudine favorisce in genere una buona e efficace digestione promuovendo di conseguenza anche una migliore regolarità intestinale.

Accorgimenti alimentari

Una volta corretti gli aspetti essenziali relativi allo stile di vita come attività fisica e idratazione, diventa possibile lavorare sull’alimentazione. A questo proposito un vero asso nella manica si rivelano gli alimenti di origine vegetale come fonti di fibra solubile e insolubile. Entrambe le tipologie di fibra tendono a rigonfiarsi con l’acqua ma lo fanno in maniera diversa. La fibra solubile tende a formare un gel che distende le pareti dell’intestino, favorendone il movimento e rendendone più viscoso il contenuto. La fibra insolubile invece si limita ad aumentare in volume a contatto con l’acqua distendendo le pareti intestinali e favorendone il movimento. L’elemento essenziale affinché le fibre possano funzionare si rivela quindi una corretta e sufficiente assunzione d’acqua. Fonti privilegiate di fibra sono in diversa misura la verdura, la frutta e i cereali integrali. Solo raggiunto un loro adeguato consumo, è possibile pensare all’utilizzo di fibra alimentare sotto forma di integratore. La quantità in genere suggerita come adeguata nell’assunzione quotidiana è intorno ai 25-30 g, o comunque 10 g ogni 1000 kCal assunte con l’alimentazione. Nei soggetti con problematiche infiammatorie intestinali è preferibile optare per il consumo di fibra solubile.

Questi semplici accorgimenti, se correttamente utilizzati rispettandone l’ordine logico (compatibilmente con le proprie necessità) potranno funzionalmente favorire naturalmente una migliore regolarità intestinale.

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