Gli adattogeni, un aiuto concreto nelle attività quotidiane
Astenia, spossatezza, alterazioni dell’umore e difficoltà nella concentrazione sono fenomeni che in particolari condizioni di stress psicofisico (dovuti per esempio a ritmi di lavoro o di allenamento molto intesi , a cambi di stagione ecc) possono costituire un importante fattore in grado di compromettere le comuni attività quotidiane, sia in termini di efficienza che si manifesta con lo svolgimento di un minor numero di attività, che di efficacia che si manifesta con una ridotta qualità nello svolgimento stelle stesse.
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Nell’impossibilità di ridurre i ritmi di attività e/o comunque eliminare i fattori stressogeni alla base di questa condizione, una particolare classe di nutraceutici possono dimostrarsi piuttosto utili contribuendo a un fisiologico supporto delle attività psico-fisiche: Gli Adattogeni.
Come possono essere definiti gli adattogeni?
La definizione non è semplice ma in potrebbe essere resa descrivendo la sostanza adattogena come in grado di evocare una risposta derivante dall’equilibrio di effetti eccitatori e di effetti calmanti, volto a attivare le capacità di risposta del soggetto senza però creare stati d’ansia o di agitazione.
La letteratura scientifica descrive una vasta gamma di sostanze ad azione adattogena:
Panax Ginseg
Generalmente viene utilizzato il rizoma, sia in diverse preparazioni tradizionali che per ottenerne un estratto (generalmente impiegato in fitoterapia), la sua azione adattogena è dovuta principalmente ai ginsenossidi in esso contenuti, gli effetti documentati in letteratura sono correlati all’incremento della vigoria fisica con maggiore capacità di lavoro, alla riduzione della sonnolenza diurna e dell’insonnia notturna, alla modulazione degli sbalzi d’umore e a un miglioramento della sindrome depressiva di entità lieve o moderata
Escolzia californica
Pianta notevolmente utilizzata in fitoterapia in virtù del suo contenuto in californidine ed escholtzine, in grado interagire con numerosi recettori a livello del sistema nervoso centrale tra cui recettori per la serotonina (correlati a senso di benessere), recettori per il GABA (principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale), limitando contestualmente l’attività delle MAO e delle COMT, enzimi deputati all’eliminazione di adrenalina e nor-adrenalina mantenendo quindi in circolo tali sostanze dal potente effetto attivante a livello dell’intero organismo.
Rodiola rosea
Tradizionalmente utilizzata come adattogeno in virtù del suo contenuto in rosavina e salidroside, i sui effetti si manifestano a livello di diversi recettori implicati nella risposta nervosa e nel metabolismo cellulare, favorendo come somma di effetti la performace mentale e la capacità di risposta all’esercizio e/o comunque alla sollecitazione sub massimale.
Withania somnifera
Rimedio fitoterapico utilizzato in virtù del suo contenuto in withanolidi, aswagandolidi e withanamidi, ha negli ultimi anni destato l’attenzione della comunità scientifica in virtù della sue proprietà neuroprotettive, sembra infatti in grado di favorire la neuro-genesi intesa come incremento delle connessioni neurali, di inibire le Acetilcolinesterasi favorendo l’azione dei neurotrasmettitori da essa degradati e ultimo ma non meno importante sembra esercitare anche degli effetti protettori nei confronti delle azioni deleterie della proteina Beta-amiloide, con interessanti possibilità applicative anche nelle malattie neurodegenerative ad essa correlate.
Anche in questo ambito il mondo della nutraceutica mette a disposizione numerosi strumenti volti a sostenere fisiologicamente la risposta dell’organismo in condizioni di stress, fornendo un potenziale supporto utile ed efficace nell’affrontare lo stress psico-fisico