Prevenzione e Trattamento delle micosi cutanee: il ruolo della fitoterapia
Gli ambienti caldo-umidi rappresentano l’ideale per lo sviluppo dei miceti o funghi che dir si voglia, organismi molto particolare a metà strada tra il regno vegetale e quello animale che rinvenibili in natura in dimensioni che possono andare da microscopiche analoghe a quelle di un battere a macroscopiche simili a quelle di un grosso vegetale.
Le infezioni cutanee da funghi ovviamente sono dovute a organismi microscopici che possono appunto riuscire a colonizzare distretti quali l’epidermide e/o il derma.
Questi microrganismi nella maggior parte dei casi sono naturalmente presenti a livello dell’epidermide dimostrandosi innocui ma in particolari condizioni possono approfittare dell’indebolimento di diverse funzioni dell’organismo prevalendo sulle dinamiche di controllo immunitario e su altri microrganismi cutanei.
Questo permette la formazione della colonia dalle caratteristiche forma e colore che si riscontra in caso di infezione.
Poste queste premesse risulta molto facile identificare i principali segni di infezione tra cui comunemente si riscontra la comparsa di macchie cutanee, associate o meno a prurito, desquamazione, bruciore accompagnate nei casi più gravi da infiammazione, comparsa di vescicole e perdita deli annessi cutanei come peli, capelli, unghie eccetera.
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Il trattamento di queste infezioni quando conclamato può essere effettuato nei casi più lievi con rimedi fitoterapici come ad esempio la Krameria triandra, Tea tree oil, antagonizzando quando possibile la crescita dei funghi dal punto di vista biologico, mediante la somministrazione per esempio di Lactobacilli (di particolare efficacia a livello delle mucose), mentre nei casi più gravi si rivela importante agire mediante opportune formulazioni disinfettanti con l’aggiunta di farmaci antimicotici, applicati localmente sotto forma di detergenti, spray, preparazioni topiche (gel o unguenti) oppure nei casi più gravi assunti per via sistemica.
Ovviamente l’utilizzo di questi mezzi farmacologici deve avvenire sotto stretto monitoraggio medico, che si rivela necessario ogni qual volta l’infezione micotica tende a non risolversi o a peggiorare con rimedi di auto medicazione e comunque alla comparsa di nuovi sintomi.
Oltre a trattare opportunamente queste situazioni, qualora insorgano, si rivela molto importante prevenirle, con quest’obiettivo la considerazione basilare deve essere quella esposta all’inizio dell’articolo, ovvero porre attenzione agli ambienti caldo umidi, che affrontati con buon senso possono evitare di riservarci brutte sorprese.
Un primo aspetto da considerare è quello relativo a controllare la sudorazione, evitando gli abiti aderenti soprattutto se realizzati con tessuti artificiali, prevedendo un utilizzo della biancheria (inclusi gli asciugamani) strettamente personale e soprattutto indossando opportune calzature come ciabatte idrorepellenti in materiale plastico, in ambienti a rischio ricchi di umidità quali spogliatoi, docce comuni, piscine eccetera.
Otre a questi aspetti di fondamentale importanza si rivela il conservare opportunamente integre e funzionali tutte le strutture cutanee utilizzando detergenti idonei al mantenimento delle naturali proprietà di difesa della cute , evitare di conseguenza tutti i detergenti o comunque prodotti aggressivi.
Nel contesto di mantenere l’organismo pienamente in grado di rispondere a eventuali processi infettivi e controllare la proliferazione di microrganismi risulta molto importante non abusare di farmaci quali antibiotici e corticosteroidi, usandoli opportunamente solamente sotto controllo medico.
L’utilizzo di qualche piccola precazione o in caso di infezione conclamata dei supporti appena descritti potrà rivelarsi un valido aiuto nell’evitare o quantomeno fronteggiare le infezioni micotiche.