Il cambio dello stile di vita e gli strumenti nutraceutici dal trattamento dell’ipertensione lieve ai quadri più gravi
Tra i diversi approcci terapeutici proposti per il controllo di un quadro di ipertensione, uno costituisce essenzialmente la base di ogni tipologia di intervento: il cambio dello stile di vita, praticato sia con finalità preventiva che con finalità terapeutica o di supporto alla terapia, ma nell’ insieme in che cosa consiste il cambio nello stile di vita?
Tra le diverse misure da adottare troviamo:
- Cambiamenti di carattere dietetico
- Introduzione di un piano di Esercizio fisico
- Perdita di peso corporeo
Questi accorgimenti hanno una dimostrata efficacia nella riduzione dei valori pressori nei soggetti ipertesi e anche qualora il quadro sia tale da richiedere un immediato intervento di carattere farmacologico si mostrano comunque in grado di agire sinergicamente all’azione del farmaco migliorando nel complesso il quadro generale. Prima di esaminare nel dettaglio questi aspetti risulta comunque utile ricordare quali sono i parametri che possono orientare o meno per la diagnosi di ipertensione:
| Classificazione dell’ipertensione secondo l’OMS | ||
| Denominazione | Sistolica (mmHg) | Diastolica (mmHg) |
| Pressione ottimale | <120 | <80 |
| Pressione normale | <130 | <85 |
| Pressione normale alta | 130-139 | 85-89 |
| Ipertensione lieve | 140-159 | 90-99 |
| Ipertensione moderata | 160-179 | 100-109 |
| Ipertensione grave | >180 | >110 |
| Ipertensione sistolica isolata | >140 | <90 |
La prima misura da attuare in ambito dietetico è quella relativa al limitazione nell’ introito di sodio (<6 g di cloruro di sodio o <2,4 g di sodio al giorno), in particolare nei soggetti di origine caucasica è stato dimostrato come una dieta francamente iposodica se protratta oltre le 4 settimane è correlata (in assenza di altri approcci) a importante riduzione pressoria sia in soggetti ipertesi che in soggetti con pressione arteriosa normale.
Il passo successivo può essere costituito dalla cosiddetta dieta “DASH”, ovvero una dieta iposodica ma nel contempo ricca in micronutrienti quali potassio, magnesio, calcio e caratterizzata dall’ assunzione di buoni livelli di proteine.
Alimenti generalmente consumati in buone quantità nella dieta DASH sono :
- Noci
- Cereali interi
- Pesce
- Pollame
- Frutta
- Verdura
A questi approcci ovviamente si associa anche l’abbandono di comportamenti come il fumo di sigaretta e la limitazione nell’introito di alcolici (non più di 3 unità/giorno per gli uomini e non più di 2 unità/giorno nelle donne).
L’attività fisica costituisce il successivo aspetto nel cambio dello stile di vita, la maggior parte delle società scientifiche è concorde nello stabilire come una regolare attività aerobica (55-65% frequenza cardiaca massimale) praticata per 30 minuti al giorno nella maggioranza dei giorni della settimana (per alcune linee guida 7 giorni su 7) rappresenti il minimo sindacale per avere effetti positivi.
L’insieme di questi due approcci, la variazione delle abitudini alimentari e l’introduzione dell’esercizio fisico dovrebbe tradursi nel mantenimento di una condizione di normopeso con un indice di massa corporea compreso tra 20 e 25 kg/m2.
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Alcuni autori hanno provato a introdurre anche misure volte al controllo dello stress psicologico come tecniche di rilassamento o meditazione, ma il contributo di tali metodiche non sembra essere nel complesso particolarmente rilevante.
Dal punto di vista delle soluzioni nutraceutiche esistono diversi principi di origine vegetale che possono coadiuvare il cambiamento nello stile di vita e possono essere potenzialmente utilizzati a seconda dei casi, previo parere medico, anche in abbinamento ai convenzionali approcci terapeutici.
Tra essi particolarmente interessante si rivela l’utilizzo di estratti di Ginkgo Biloba, molto utile in qualità di vasotonico (modulatore dello stato di contrazione della muscolatura dei vasi).
Molto interessante può dimostrarsi anche l’estratto di ibisco, tradizionalmente utilizzato per il controllo dei valori pressori in soggetti con alterazioni di carattere lieve e/o moderato.
Di estremo interesse si dimostra invece l’utilizzo di barbabietola rossa o rapa rossa che dir si voglia, che come fonte naturale estremamente ricca di nitrati e composti ad azione antiossidante, promuove la vasodilatazione contribuendo a interessanti riduzioni dei valori pressori in assenza di effetti farmacologici che alterino il funzionamento di organi, apparati o tessuti.
Sicuramente l’ipertensione rappresenta un importante fattore di rischio per patologie quali: Cardiopatia ischemica
- Ictus
- Malattia vascolare periferica
- Insufficienza cardiaca
- Aneurisma aortico
- Aterosclerosi diffusa
- Embolia polmonare
- Deficit cognitivo
- Demenza e
- Malattia renale cronica
Ma un fattore di rischio prevedibile e affrontabile, con diversi approcci, da quelli comportamentali a quelli farmacologici passando per il mondo della nutraceutica contribuendo quindi a prevenire la comparsa di queste importanti manifestazioni patologiche.
