Prevenzione e salute della gola e del cavo orale: quale ruolo per i probiotici?
L’organismo umano è da tempo definito come un vero e proprio meta-organismo, ovvero un insieme di cellule, appartenenti all’organismo umano e micro-organismi (batteri, virus e miceti) che quando presenti in proporzioni equilibrate contribuiscono all’equilibrio generale del sistema mentre quando presenti in proporzioni alterate possono costituire un elemento potenzialmente alla base di numerosi disturbi.
Questa situazione, un tempo considerata solamente a livello dell’apparato digerente si rivela estremamente importante anche per tutti gli altri distretti corporei, gola e cavo orale inclusi.
Per questo lavorare sull’equilibrio di queste componenti può costituire un approccio molto interessante per il mantenimento della salute del cavo orale.
Con questa finalità esistono specifici ceppi studiati in letteratura scientifica , tra questi lo Streptococcus salivarius BLISS K12 si dimostra essere estremamente interessante, in quanto trova applicazioni che vanno dalla prevenzione e trattamento delle infezioni batteriche del cavo orale e dell’orecchio medio (tra cui la temutissima infezione da Streptococco pyogenes), inoltre trova utili possibilità di applicazione anche relativamente al trattamento e alla prevenzione di infezioni di natura virale.
Questi effetti si manifestano sia per competizione per le risorse presenti nella nicchia ecologica sia grazie alla capacità di questi ceppi di produrre specifiche sostanze dette salivaricine, che in pratica mostrano una funzione antibiotico-simile, mostrandosi estremamente efficaci nell’eliminazione dei microrganismi patogeni.
Sulla falsa riga del BLISS K12 un altro ceppo si mostra molto interessante, lo Streptococcus salivarius M18, particolarmente efficace nel contrastare le infezioni batteriche del cavo orale.
Dal punto di vista della performace si mostra addirittura più aggressivo nei confronti dei patogeni ma gli studi riportano una maggiore efficacia a livello del cavo orale.
Tra le sue applicazioni quella di maggior interesse si manifesta nel contrasto dell’infezione batterica generalmente dovuta alla presenza di Streptococcus mutans che si palesa con il fenomeno volgarmente chiamato carie.
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Il suo utilizzo quindi si rivela estremamente interessante oltre che nella prevenzione della carie anche nella prevenzione e coadiuvante al trattamento di tutti quei fenomeni infettivi che possono colpire la dentizione e le gengive.
Prima dell’applicazione di questi ceppi probiotici per il cavo orale potrebbe rivelarsi molto interessante una “bonifica” del cavo orale mediante l’utilizzo di collutori a base di clorexidina, così da spianare la strada ai ceppi probiotici onde garantirne una maggiore efficacia.
Anche dal punto di vista dell’approccio probiotico ci sono quindi tante possibilità per supportare la salute del cavo orale e delle prime vie aeree, integrando quanto già efficacemente si sta facendo da anni con l’approccio nutraceutico e farmacologico.
