Emicrania, quali soluzioni dal mondo della nutraceutica?
L’emicrania racchiude uno spettro di entità patologiche a diversa tipologia di manifestazione che in qualche modo affligge una considerevole fetta di popolazione, costituendo nel complesso oltre che un importante problema di carattere sanitario e sociale per il soggetto afflitto, anche un importante costo di carattere socio-sanitario.
Il mondo della farmacologia mette a disposizione diverse armi che possono nel complesso rivelarsi utili nella gestione di questa problematica, ma anche il mondo della nutraceutica può schierare in campo qualche soluzione, utilizzando molecole di origine vegetale che in ultima analisi mostrano meccanismi d’azione anche simili a quelli di alcuni dei farmaci comunemente utilizzati, con minore potenza ma anche con minori effetti collaterali, mostrandosi quindi potenzialmente utili nella prevenzione dell’insorgenza di nuovi attacchi e nella gestione cronica di tale problematica.
Prodotti Consigliati: |
| Clicca sulle immagini per acquistare su PillolaStore.com |
Numerose molecole di origine vegetale mostrano infatti interessanti proprietà antinfiammatorie, prima tra tutte la Curcumina, da tempo conosciuta come antinfiammatorio ad ampio spettro d’azione in grado di intervenire in diversa misura su numerose molecole implicate nella cascata infiammatoria.
La curcumina infatti trova applicazione in diverse tipologie di disturbi di origine infiammatoria con importanti margini di successo, anche in affiancamento a diverse tipologie di farmaci.
Oltre a queste importanti potenzialità rimangono da analizzare gli importanti limiti associati alla scarsa biodisponibilità orale che imporrebbe per il raggiungimento di un effetto riscontrabile l’assunzione di dosaggi decisamente improponibili.
La tecnica farmaceutica viene in aiuto mediante diverse tecniche, come ad esempio il fitosoma, il liposoma , la tecnologia micellare e la contestuale somministrazione con piperina, funzionali al superamento dei fattori responsabili della limitazione della biodisponibilità.
Oltre alla curcumina anche altri derivati vegetali si mostrano molto interessanti per le proprietà antinfiammatorie, l’artiglio del diavolo o Harpagophytum procumbens mostra infatti interessanti proprietà nella modulazione delle cicloossigenasi (analogamente a quanto accade per i Farmaci antinfiammatori non steroidei) , ma appunto per questo nei soggetti più sensibili potrebbe costituire un fattore potenzialmente limitante per la tollerabilità gastrica.
In questa tipologia di soggetti potrebbe invece mostrarsi utile l’impiego di Boswellia serrata, in grado di agire a livello di un’altra serie di mediatori dell’infiammazione, le lipoossigenasi, prive ai dosaggi normalmente proposti di qualsiasi effetto negativo dal punto di vista gastro-intestinale.
Ulteriore interessante possibilità è costituita dall’estratto di Ginko biloba, utile in virtù delle sue proprietà flebo toniche, in grado cioè di favorire il rilassamento o la contrazione di vasi dalla muscolatura contratta o rilassata in maniera anomala.
Anche in questo caso la biodisponbilità potrebbe limitarne l’utilizzo, formulati che utilizzano tecnologie analoghe a quelle appena descritte potrebbero costituire un importante soluzione nutraceutica.
Ulteriore attenzione nell’utilizzo del Ginkgo deve essere mostrata da soggetti in terapia anticoagulante dove potrebbe mostrarsi potenzialmente controindicato, in questi casi il consulto medico si rende necessario prima di prendere qualsiasi tipo di decisione.
L’utilizzo integrato di queste risorse nutraceutiche può contribuire nella modulazione e nella prevenzione dei disturbi associati all’emicrania, contribuendo ad una gestione integrata e funzionale della problematica.
