Le comuni forme di emicrania: accorgimenti alimentari e comportamentali per favorirne il controllo e prevenirne l’insorgenza
L’emicrania propriamente detta può essere definita come una patologia cronica di carattere neurologico che si manifesta con episodi ricorrenti di cefalea di entità da grave a moderata, associata o meno a un ulteriore sequela di sintomi tra cui :
- Nausea
- Vomito
- Fotofobia
- Fonofobia
Tra le forme più comuni si riscontra quella monolaterale, con dolore di carattere pulsante che si aggrava contestualmente alo svolgimento di attività fisica.
In circa un terzo dei soggetti affetti l’emicrania viene preceduta da alterazioni visive, sensoriali, motorie o del linguaggio, fenomeno nel complesso definito come aura.
In base alle conoscenze attuali si ritiene che l’emicrania sia da attribuirsi a una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali, la maggior parte dei dati disponibili attribuiscono a problematiche neurovascolari e ad alterazioni nell’eccitabilità di diverse popolazioni neuronali un ruolo di notevole importanza nella genesi di questa problematica.
Tra gli altri fattori, anche un opportuna modulazione delle dinamiche alimentari può contribuire alla gestione integrata di questa problematica.
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Comportamento alimentare
Un approccio alimentare sano e bilanciato può contribuire alla e/o in generale alla prevenzione degli attacchi, buona norma e regola è quella di compilare un diario alimentare che permetta di annotarsi gli alimenti consumati nel periodo immediatamente precedente un attacco, onde identificare le sostanze o combinazioni di sostanze soggettivamente in grado di favorirne l’insorgenza, riconoscendo ed eliminando i prodotti a rischio. In linea generale esistono comunque delle indicazioni che si rivelano utili nella stragrande maggioranza della popolazione che possono essere riassunte come segue:
- Evitare alimenti contenenti particolari ammine, come: formaggi stagionati, estratto di lievito, pesce in scatola (tonno, acciughe, sardine ecc), noci, banane, patate, pomodori, fragole, crostacei, uva passa, cioccolato
- Evitare digiuni prolungati: il calo di zuccheri può contribuire alla dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali favorendo l’innescarsi di una crisi
- Effettuare pasti ad orari regolari
- Consumare lentamente gli alimenti e le bevande fredde: l’eccessivo stimolo di alcune terminazioni nervose del palato potrebbe favorire l’innescarsi di una crisi
- Preferire sempre gli alimenti freschi a quelli conservati; alcuni additivi alimentari, come coloranti, conservanti, aromi artificiali, contengono sostanze che possono provocare o favorire l’insorgenza di una crisi
- Valutare attentamente le bevande : birra, vino bianco e bibite gassate sono a rischio. Le bevande ad alto contenuto di xantine (come ad esempio caffeina) tra cui cola, the, caffè, cioccolata nella maggior parte dei soggetti sono correlate all’insorgenza di emicrania mentre in altri sembrano utili nell’alleviare questa tipologia di manifestazioni.
L’adozione di questi semplici accorgimenti di carattere pratico può rivelarsi un utile strumento nella gestione integrata, insieme ad accorgimenti di carattere comportamentale ed eventuali terapie, dell’emicrania in particolare adottando tutti quegli accorgimenti che possono contribuire a chiarire l’insieme di quelle reazioni soggettive di fondamentale importanza nella modulazione delle proprie abitudini quotidiane.
