Il Colesterolo è una sostanza fondamentale per l’organismo umano, in quanto a partire da esso vengono prodotti numerosi elementi fondamentali al suo corretto e coordinato funzionamento. Al contrario quando presente in eccesso, il colesterolo finisce con il diventare un importante fattore di rischio, in particolare dal punto di vista cardiovascolare.
Colesterolo in eccesso: Perché?
Esistono diverse ragioni alla base di eccessivi livelli di colesterolo che singolarmente o abbinate devono essere prese in considerazione per pianificare un adeguata strategia di intervento. Prima fra tutti la familiarità, condizione alla base di un alterato funzionamento dell’organismo con incrementati livelli di produzione o deficitari livelli di eliminazione. Questa tipologia di alterazione spesso richiede gli interventi più incisivi, sia dal punto di vista farmacologico che dal punto di vista nutraceutico. Vengono poi le problematiche correlate all’alimentazione. In questi casi ci si può trovare frequentemente dietro ad eccessi, spesso nel consumo di carboidrati (dalla cui digestione l’organismo ricava i mattoni con cui produrre il colesterolo) e solo secondariamente dall’eccessivo consumo di colesterolo. Questi sono i casi in cui con la modulazione alimentare e l’utilizzo di nutraceutici si ottengono in genere i migliori risultati.
Accorgimenti alimentari per la riduzione del colesterolo
Fermo restando che come per tutte le altre alterazioni alimentari si rivela fondamentale avere un consumo adeguato al proprio livello di attività fisica (ne in eccesso ne in difetto), esistono degli accorgimenti che possono contribuire alla modulazione dei livelli di colesterolo:
Qualità e quantità delle fonti di carboidrati
Il primo aspetto da considerare è senza ombra di dubbio quello relativo alla quantità di carboidrati consumati, che dovrà essere adeguata all’effettivo livello di attività fisica realmente praticata. Una volta stabilità la quantità diventa importante considerare anche la qualità. Infatti esistono fonti di carboidrati in grado di causare una maggiore risposta glicemica (con più veloce e più importante innalzamento della glicemia) che possono favorire un maggior utilizzo di quanto assunto con l’alimentazione per funzioni non direttamente correlate alla produzione di energia, tra cui appunto la produzione di colesterolo. Tra questi troviamo molte forme di carboidrati raffinati mentre un effetto molto più favorevole può essere ottenuto dal consumo di prodotti integrali o comunque in abbinamento a grassi buoni (es olio extra vergine di oliva) proteine e fibra vegetale.
Grassi saturi
I grassi saturi come ad esempio quelli contenuti in prodotti di origine animale o in particolari olii (come ad esempio l’olio di cocco), hanno dimostrato di contribuire all’innalzamento dei livelli di colesterolo in misura maggiore rispetto al diretto consumo di colesterolo. Risulta molto importante quindi limitarli nell’alimentazione, in modo che costituiscano al massimo il 7-10% dell’energia consumata quotidianamente. Consumando nel contempo fonti di grassi più favorevoli, che mostrano invece capacità opposte come olio extravergine di oliva e frutta in guscio (mandorle, nocciole, noci ecc). Ovviamente considerato l’alto potenziale calorico anche questi grassi buoni saranno da consumare evitando gli eccessi.
Colesterolo alimentare
Una volta controllati gli altri due aspetti, diventa importante controllare anche i livelli di colesterolo alimentare effettivamente consumato. Lo si ritrova in genere nei prodotti di origine animale, per cui particolare attenzione sarà da prestare al latte e in particolare ai suoi derivati, preferendo il consumo di prodotti magri o comunque scremati. Altra importante fonte di colesterolo si ritrova nelle uova, anche in questo caso si rivela importante evitare un consumo eccessivo oppure limitarsi al consumo dell’albume. Ultime ma non meno importanti si rivelano le frattaglie e i tagli grassi di diverse tipologie di carni, che dovranno essere consumati con molta parsimonia
Consumo di fibra vegetale
Le fibre vegetali possono rivelarsi un vero e proprio “trattamento” utile alla riduzione dei livelli di colesterolo. La fibra in pratica ricopre un vero e proprio ruolo di “sequestro” meccanico di colesterolo a livello dell’apparato digerente, limitando la quota assorbibile dall’organismo. In genere tutte le tipologie di fibra si rivelano utili con particolare efficacia da parte della fibra solubile viscosa (meglio se non fermentabile per evitare problemi di gonfiore) tra cui troviamo lo psillio, il glucomannano il guar depolimerizzato eccetera. Prevedere il consumo di alimenti ricchi in fibra o la sua aggiunta ad ogni pasto può contribuire in maniera molto interessante al controllo del colesterolo.
L’applicazione di questi semplici accorgimenti può contribuire in maniera significativa ad un miglior controllo dei livelli di colesterolo, con tutti i notevoli benefici che ne possono conseguire