Corretti accorgimenti nutrizionali nella gestione della gastrite
La gastrite è una infiammazione della mucosa di rivestimento dello stomaco che può verificarsi sia come episodio di breve o di lunga durata.
Il dolore nella parte superiore dell’addome è il sintomo che generalmente caratterizza questa tipologia di manifestazione insieme ad altri sintomi tra cui nausea e vomito, gonfiore addominale, perdita di appetito e sensazione di bruciore (spesso dovuta al reflusso del contenuto gastrico), anche se esiste la possibilità che alcuni casi si dimostrino asintomatici.
Le complicanze più comuni se la gastrite non viene dovutamente trattata possono sfociare nel sanguinamento, nelle ulcerazioni o nel lungo periodo anche nell’insorgenza di neoplasie gastriche.
Il trattamento medico include l’utilizzo di farmaci inibitori di pompa protonica e qualora sia dimostrata la presenza di Helicobacter pylori di opportuna terapia antibiotica.
Possono essere utilizzate nel controllo dei sintomi anche opportune soluzioni tamponanti, in grado di ridurre l’acidità gastrica.
Oltre a queste indicazioni di carattere terapeutico, esistono però anche importanti accorgimenti di carattere comportamentale e dietetico che, se rispettate, possono contribuire in maniera importante sia nel controllo dei sintomi che alla risoluzione della patologia.
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Iniziamo ad esaminarle di seguito:
INDICAZIONI GENERALI:
- Se presenti sovrappeso/obesità attuare un alimentazione ipocalorica e un programma di esercizio fisico volti alla riduzione graduale del peso e della circonferenza addominale.
- Favorire una la funzionalità intestinale mediante il consumo di cereali integrali, almeno una porzione di verdura a pasto e circa tre frutti al giorno. Introdurre mediamente 1,5 litri di liquidi al giorno (sotto forma di acqua, tisane, brodo).
- I liquidi dovranno essere sorseggiati lentamente nella giornata, evitando l’assunzione di abbondanti quantità durante i pasti.
- Le bevande gassate sono controindicate.
- Rimane opportuno evitare alimenti e bevande eccessivamente calde o fredde.
- Evitare i pasti abbondanti, preferendo pasti piccoli ma frequenti.
- Mangiare lentamente, masticando bene e con calma.
- Preferire alimenti a ridotto tenore di grassi
ALIMENTI DA LIMITARE:
Alimenti che possono aumentare l’acidità gastrica:
- caffè, tè
- cioccolato
- pomodoro crudo e succo di pomodoro
Alimenti che possono contribuire al rilascio dello sfintere esofageo inferiore favorendo il reflusso:
- alcolici (soprattutto vino bianco e superalcolici)
- bevande gassate
- Alimenti molto grassi (fritti, salse con panna, sughi , margarina o burro, dolci con creme)
- Menta
- Caffè, Tè (anche decaffeinati)
- Alcune spezie (come il pepe e il peperoncino)
- Alcuni vegetali come aglio, cipolla e peperoni
INDICAZIONI COMPORTAMENTALI:
- Smettere di fumare, il fumo di sigaretta mostra importanti effetti irritanti , inoltre fumando viene ingerita una notevole quantità di aria, che può favorire il reflusso.
- Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita, perché aumentano la pressione sull’addome, ostacolando la funzione gastrica e facilitando il reflusso.
- Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. È preferibile attendere almeno due o tre ore prima di coricarsi.
- Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno, soprattutto se impegna la muscolatura addominale.
- Elevare la spalliera del letto di 10-15 cm: può aiutare nel mantenimento dell’esofago in posizione verticale anche da sdraiati favorendo il naturale proseguimento della digestione e impedendo la risalita di materiale acido dallo stomaco Evitare, l’utilizzo di pile di cuscini in quanto la posizione assunta incrementa la pressione sull’addome.
Queste semplici indicazioni possono, se associate ad un opportuna terapia quando necessaria, e/o a opportuni strumenti nutraceutici, contribuire ad un adeguata gestione delle problematiche gastriche , dimostrando come per piccoli cambiamenti è possibile assistere spesso a grandi risultati.