Difficoltà nella concentrazione, quali possibilità nel riequilibrio dell’organismo?
Ritmi di vita frenetici, attività lavorative psicologicamente gravose, volumi di studio elevati e/o attività che richiedono il costante mantenimento di elevati livelli di concentrazione, possono essere fattori alla base di una condizione di stress-psico- fisico spesso in grado di compromettere la performance psichica, minando dalle funzioni più elevate, come ad esempio quella creativa, a quelle più basilari come il semplice mantenimento della concentrazione, in corso di studio e/o in corso di attività.
Ma come può essere definita la concentrazione?
Essenzialmente può essere definita come la capacità di mantenere determinati livelli di attenzione in maniera volontaria.
Quali possono essere i fattori alla base di difficoltà nel concentrarsi?
Innanzi tutto quello che deve essere monitorato è lo stato nutrizionale monitorando e verificando:
- Il livello di idratazione (verificando di assumere almeno 1,2 ml di acqua per ogni kCal assunta per
l’adulto r 1.5 ml per ogni kCal assunta per il bambino) - Una sufficiente assunzione in termine di macronutrienti: Carboidrati, proteine e lipidi
- Una sufficiente assunzione di micronutrienti: Vitamine idrosolubili, vitamine liposolubili e minerali
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Una volta verificata e eventualmente modificata l’assunzione di nutrienti è possibile pensare all’utilizzo della supplementazione, ovvero l’assunzione in quantità maggiori al fabbisogno medio di determinate sostanze, in questo caso può rivelarsi molto utile l’utilizzo di glutammina, aminoacido non essenziale che ricopre ruoli molto importanti nel favorire i processi di recupero dell’organismo e nel favorire la funzione immunitaria.
Oltre a queste funzioni per la glutammina sono stati osservati anche effetti positivi a livello del mantenimento della concentrazione e della performance mentale, generalmente i dosaggi studiati per questa funzione vanno dai 2000 ai 3000 mg.
Se anche l’approccio alla supplementazione non dovesse mostrarsi sufficiente è possibile ricorrere all’approccio nutraceutico mediante l’utilizzo di adattogeni, ovvero sostanze in grado di equilibrare la performance psico-fisica come somma algebrica di effetti stimolanti ed effetti calmanti (link articolo adattogeni).
L’essere progressivi nell’utilizzo di queste risorse più mostrarsi molto utile nel supportare le capacità mentali, evitando di “bruciare” preziose risorse nutraceutiche qualora queste non si dovessero mostrare necessarie.
