Colesterolo come abbassarlo velocemente

Le complicanze relative a problematiche cardio vascolari costituiscono la prima causa di morte e invalidità permanente al mondo. Tra queste l’ipercolesterolemia, costituisce uno dei  principali fattori di rischio. Un intervento preventivo o quanto meno precoce costituisce una delle principali modalità  di riduzione del rischio cardiovascolare.

 

Ipercolesterolemia

Con il termine ipercolesterolemia si identificano valori di colesterolo totale inferiori a 190 mg\dl con valori della frazione LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) inferiori a 115 mg\dl per i soggetti a rischio basso e moderato, inferiori a 100 mg\dl per il rischio elevato e inferiori a 70 mg\dl per il rischio molto elevato. La frazione LDL in realtà è costituita da lipoproteine dedicate al trasporto di colesterolo che si comportano come una sorta di corrieri che consegnano il colesterolo dal fegato ai tessuti. La frazione di lipoproteine HDL ( il cosiddetto colesterolo buono) rappresenta invece il corriere che ritira il colesterolo dai tessuti riportandolo al fegato. Quando le consegne superano i ritiri avviene il deposito di colesterolo a livello delle arterie, costituendo l`evento alla base delle problematiche cardio vascolari ad esso correlate.

 

Metodi per ridurre la colesterolemia

Esistono diversi approcci per la riduzione dei livelli di colesterolo che possono includere interventi di natura nutrizionale-comportamentale, nutraceutica e farmacologica.

 

Interventi nutrizionali-comportamentali

Una corretta alimentazione può contribuire alla riduzione della colesterolemia, con diversa possibilità di efficacia in base al disturbo alla base di questa condizione. Quando il principale problema è di natura alimentare il margine di intervento diventa nettamente superiore mentre quando è correlato alla familiarità sarà nettamente inferiore. I principali accorgimenti di natura alimentare possono essere riassunti nella riduzione dell`assunzione di colesterolo a meno di 600 mg al giorno in caso di rischio cardiovascolare normale e a meno di 300 mg al giorno in caso di rischio cardiovascolare elevato. Inoltre può rivelarsi molto utile incrementare l`assunzione di fibra consumandone  almeno 10 g per ogni 1000 kcal assunte con l`alimentazione o secondo altre linee guida ad almeno 30 g/giorno. Anche l`utilizzo di fonti di carboidrati a basso indice glicemico potrebbe costituire un ulteriore vantaggio. L’attività fisica si mostra in tutti questi casi importante nel favorire la produzione di colesterolo HDL, favorendo nel contempo il consumo delle sostanze da cui l`organismo produce il colesterolo in eccesso che può dar luogo a depositi.

 

Interventi di natura nutraceutica

Esistono diversi integratori alimentari contenenti sostanze dall’azione nutraceutica che possono mostrarsi utili nella riduzione della colesterolemia. Tra questi il più noto è il riso rosso fermentato, prodotto ricco in Monacolina k, sostanza dal comportamento identico a quello di uno dei farmaci maggiormente utilizzati nella terapia dell’ipercolesterolemia (in grado di ridurre la sintesi del colesterolo), la Lovastatina e dall`efficacia sovrapponibile a parità di dosaggio e di purezza. Molto interessante si mostra anche la Berberina, sostanza dal meccanismo d’azione molto diverso che interviene favorendo la captazione e l`utilizzo del colesterolo da parte delle cellule che costituiscono il nostro organismo, riducendone come risultato netto i livelli. La Berberina inoltre contribuisce notevolmente alla regolazione dei livelli di glicemia, fattore ulteriormente favorevole al controllo metabolico. Un altra importante risorsa nutraceutica e costituita dagli steroli vegetali, sostanze che competono con il colesterolo per l`assorbimento ma non causano nell`organismo gli stessi effetti negativi, causando quindi una riduzione indiretta dei livelli di colesterolo. Ultime ma non meno importanti troviamo le fibre vegetali (in particolare quelle di natura solubile e viscosa) in grado di causare, come avviene per il consumo alimentare, un sequestro di colesterolo a livello intestinale, impedendone l’assorbimento.

 

Intervento farmacologico

Il mondo della farmacologia offre numerose possibilità per la riduzione della colesterolemia. Queste possono andare da farmaci che riducono la produzione di colesterolo (come le statine) a farmaci che ne riducono l`assorbimento o ne aumentandone il metabolismo. Ogni scelta in questo ambito dovrà essere condivisa con il medico e modulata sulla base delle necessità e delle reazioni individuali di ognuno, realizzando un approccio personalizzato.

 

Una combinazione opportuna delle modalità di intervento appena descritte potrà contribuire a un miglior controllo della colesterolemia, favorendo un rapido ritorno a condizioni più fisiologiche.

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