La prevenzione della cistite nel periodo estivo: i rimedi naturali – PillolaStore Blog

La prevenzione della cistite nel periodo estivo: i rimedi naturali

La cistite è un problema che soprattutto nel periodo estivo tende ad aumentare notevolmente sia come frequenza di manifestazione, sia in termini di complicazioni.
La cistite è un’infiammazione delle vie urinarie e della mucosa vescicale molto comune, che però può rendere difficile svolgere anche le più normali attività quotidiane e creare disagio.
Si presenta con sintomi facilmente riconoscibili, fra i quali bruciore o dolore durante la minzione, un bisogno sempre più frequente di urinare con diminuzione della quantità di urina.
Nella stragrande maggioranza dei casi è attribuibile all’infezione da comuni microrganismi normalmente presenti nell’organismo umano ma che non dovrebbero stare in quella sede o almeno non dovrebbero starci in quantità sufficienti a causare un’infezione.

La cistite colpisce il sesso femminile almeno una volta nella vita, a cagione delle peculiarità anatomiche che rendono molto più semplice ai batteri di raggiungere la vescica sia dall’interno, passando per l’intestino, sia dall’esterno tramite organi genitali.
Possono presentarsi anche altri fattori che causano l’insorgenza, come ad esempio alterazioni ormonali importanti, stress e alimentazione scorretta,  scarse difese immunitarie immunodepressi e disturbi intestinali cronici.

In particolare le problematiche di natura intestinale si mostrano un aspetto particolarmente insidioso in quanto trovandoci di fonte alla natura batterica è facile concludere come il funzionamento non ottimale dell’intestino, per esempio in caso della stipsi – feci non formate o alvo alterno (stipsi alternata a diarrea) – altera la popolazione di batteri generalmente presenti in un intestino sano: specie batteriche normalmente presenti nel contesto di un’equilibrata popolazione intestinale prendono il sopravvento raggiungendo la potenzialità di colonizzare altri distretti dell’organismo.

Un primo intervento, in caso di cistiti ricorrenti o comunque incremento nella frequenza delle cistiti, è quello di regolarizzare l’attività dell’intestino.
I rimedi ottimali sono gli integratori a base di fibre utili a riequilibrare le popolazioni batteriche intestinali (prebiotici) e/o specifici ceppi batterici che aiutano a regolare le popolazioni intestinali (probiotici).

Olte a questa soluzione è possibile aggiungere ulteriori nutraceutici che coadiuvano il trattamento delle cistiti.

Ecco i più importanti.

UVA URSINA 

L’Uva Ursina (Arctostaphylos uva-ursi) è un piccolo arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle Ericaceae.
L’Uva Ursina ha proprietà diuretiche antibatteriche. Migliora le funzionalità delle vie urinarie e viene usata per la presenza di principi come tannini, flavonoidi e glucossidi idrochinonici che mostrano effetti antisettici e antinfiammatori contro i microrganismi nocivi.

Il principio attivo è l’arbutina, che si divide in glucosio e idrochinone. Quest’ultimo agevola il drenaggio dei liquidi corporei, oltre ad avere un forte potere antinfiammatorio, diuretico e antiossidante.
Poiché l’Uva Ursina riduce i batteri presenti nelle urine, i prodotti a base di questo frutto sono validi coadiuvanti le terapie contro i disturbi del tratto urinario, comprese le infezioni e infiammazioni a carico di reni, vescica, uretra e vie urinarie e altri disturbi come aumento della minzione, minzione dolorosa, presenza di acido urico o altri acidi in eccesso nelle urine.

L’uva ursina può essere assunta sotto forma di infuso, decotto, tintura madre o estratto secco o fluido.
Dall’estratto di uva ursina si ricavano poi integratori che possono contenere solo uva ursina o anche altri rimedi con proprietà simili.

BERBERINA

La berberina è un alcaloide isochinolinico naturale che può essere estratto da diverse piante, tra cui quelle appartenenti al genere Berberis. È utilizzata da secoli nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica per il trattamento di diarree enteriche e altre infezioni intestinali, grazie alle sue spiccate attività antimicrobiche e antifungine.

La Berberina inibisce lo sviluppo di numerosi batteri che albergano nell’intestino e nella vagina, consentendo la prevenzione o l’eventuale terapia di patologie quali appunto la cistite e la candida.
È in grado di esercitare un’azione antibiotica propriamente detta nei confronti di diversi batteri responsabili di parecchi di questi quadri infettivi.

MIRTILLO ROSSO o CRANBERRY OXIMACRO

Il Mirtillo Rosso americano o Cranberry è un arbusto sempreverde di origine nord-americana, molto simile dal punto di vista botanico al nostro mirtillo.
Cresce spontaneo nel Nord America in terreni palustri acidi ed è per questo che è anche noto con il nome di mirtillo rosso palustre americano.

Il Cranberry è largamente impiegato in fitoterapia per prevenire le infezioni del tratto urinario, in particolare per le cistiti ricorrenti. Gli estratti di questi frutti sono rinomati per le loro proprietà antinfiammatorie: interferiscono con i meccanismi che permettono la colonizzazione della vescica da parte dei batteri.

Grazie alla concentrazione di proantocianide e antiossidanti naturali, il mirtillo rosso crea una protezione sulle pareti della vescica e sul tratto urinario, inibendo l’adesione e il proliferare degli stessi.

Duplice beneficio dall’uso del mirtillo rosso.
Da un lato gli estratti dei frutti, grazie ai loro principi attivi, riescono ad ancorarsi alle pareti interne delle vie urinarie. D’altro canto riescono a rendere maggiormente acido il pH delle urine, fattore indispensabile per creare un ambiente inospitale per la maggior parte dei microrganismi responsabili delle fastidiose infezioni.

Queste soluzioni nutraceutiche possono essere utilizzate anche durante il processo volto  alla regolarizzazione dell’attività intestinale,  come singole sostanze o in associazione, con interessanti possibilità applicative anche in prevenzione di quadri di cistite ricorrenti e/o recidivanti.

Un sufficiente consumo di acqua deve assolutamente essere previsto nell’intero periodo di trattamento e in prevenzione per almeno due fondamentali motivi:

1. – quando si usa Cranberry: un adeguato apporto idrico permette una più efficiente eliminazione dei batteri non più in grado di colonizzare la vescica
2. – quando si usa Berberina:  può favorire fenomeni di stipsi in soggetti con un livello di assunzione di fluidi non ottimale fattore particolarmente ostico soprattutto nella stagione estiva.

Una gestione funzionale delle dinamiche intestinali, un’adeguata assunzione di liquidi associata ad un opportuno utilizzo dei principi nutraceutici discussi, può favorire la gestione dei quadri di cistite ricorrente e recidivante , anche in condizioni non ottimali come quelle tipiche del periodo estivo.

Altri rimedi naturali per prevenire la cistite

Altri ingredienti comuni sono rappresentati dal bucco, dal barbaforte (cren), dal corbezzolo, dal sandalo, dall’echinacea, dalla bardana e dal nasturzio.
Questi rimedi naturali vengono spesso associati ad estratti più specificatamente diuretici quali l’asparago (rizoma, radici), la betulla (foglie), l’equiseto (parti aeree), la gramigna (rizoma), l’ortosifon (foglie), l’ortica (pianta fiorita, radici), il prezzemolo (parti aree, radici) e la verga d’oro (sommità fiorite).

Bucco

Anche detto buchu, definisce il Genere botanico Agathosma; la specie normalmente definita bucco è la Agathosma betulina.
Se ne utilizzano le foglie, tradizionalmente impiegate come rimedio per i disturbi del tratto urinario ma anche gastrointestinale.
A questa pianta si attribuiscono proprietà antisettiche e diuretiche in merito ai suoi vari composti fenolici.
L’infuso è noto come “tè buchu”.
Si produce anche una tintura detto “Buchu vinegar”, ricavato per infusione delle foglie e degli steli nel brandy.

Barbaforte (cren)

Conosciuta con molti altri nomi, come rafano rusticano, rafano tedesco e cren, la barbaforte è nota in botanica come Armoracia rusticana (famiglia Brassicaceae).
Parente del wasabi giapponese, il cren ha un alto contenuto di vitamina C, acido folico e fibre alimentari. È in grado di favorire la diuresi e dunque di combattere la ritenzione idrica.
Tra gli effetti, citiamo quello diuretico ed antimicrobico e agente contro le parassitosi dell’intestino (vermifugo).
NB: in alcuni soggetti può aumentare l’irritazione dell’uretra.

Corbezzolo

Noto come albatro, appartiene al Genere Arbutus e alla specie unedo.
Le foglie di corbezzolo presentano attività antinfiammatoria, antidiarroica, antipertensiva e antidiabetica.
Dall’effetto astringente, le foglie trovano impiego come antisettico nel trattamento di cistiti e infezioni delle vie urinarie. Tali proprietà sembrano essere riconducibili al contenuto di tannini e di arbutina della pianta.

Quindi depurative, antibatteriche e antimicotiche.

Ai frutti del corbezzolo vengono attribuite proprietà antiossidanti in relazione al contenuto di vitamine, flavonoidi ed antociani.

Sandalo

È il genere botanico Santalum; quello più utilizzato è il citrino o specie album.
In oriente, viene utilizzato frequentemente come principio astringente, diuretico e curativo per la gonorrea.
Ha proprietà balsamiche e antisettiche, ragion per cui lo si consiglia come rimedio naturale per la cistite.

Bardana

Nota come Bardana Maggiore, appartiene al Genere botanico Arctium, specie lappa.
In generale la bardana ha la capacità di donare giovamento a diversi tipi di disordini metabolici: è un detossinante con azione regolarizzante per il sistema linfatico, respiratorio, digestivo e circolatorio. La pianta è molto ricca di principi attivi come: polifenoli, fitosteroli, acido cligogeno, sali minerali e vitamine.

È un efficace antibiotico grazie alla presenza di arctiopicrina, fa bene alla vescica e al sistema urinario e può contrastare le cistiti. Inoltre si attribuiscono proprietà antiflogistiche, purificanti, depurative, ipoglicemizzanti, diaforetiche, fungicide, antibatteriche, stomachiche, lassative e diuretiche.

La Bardana contiene lignani (arctigenina, lappaoli e maitaresinolo), nutrienti (vitamine del complesso B, amminoacidi, potassio e magnesio), acidi fenolici (acido caffeico, clorogenico e isoclorogenico), composti polinsaturi (idrocarburi acetilenici dotati di proprietà antibiotiche in generale) e principi amari (deidro-costusicolattone e l’arctiopicrina), inulina, tannini e resine.

BERE MOLTA ACQUA (rimedio essenziale)

Tutti i ginecologi suggeriscono di bere molta acqua per prevenire e curare la cistite.
Bere quotidianamente almeno 2 litri di acqua sarebbe molto importante, quando si ha la cistite lo è ancora di più.

Spesso, in presenza di cistite, le persone tendono a non bere per paura di dover urinare più spesso e di sentire dolore durante la minzione. Tuttavia bere aiuta ad eliminare i batteri che causano l’infiammazione.

Ma non è tutto.
Un‘altra routine è Seguire un’alimentazione ricca di liquidi, frutta e verdura per regolarizzare il transito intestinale.
La stitichezza può infatti generare la cistite perché causa lo stazionamento delle feci e dei loro batteri nell’intestino più a lungo.

Assumere il mirtillo rosso americano (cranberry) in modo regolare, noto anche come mirtillo rosso americano, impedisce l’adesione dell’Escherichia Coli, il principale batterio causa della cistite, nonché facilita l’eliminazione dei batteri grazie alle specifiche proprietà diuretiche.

In generale è opportuno evitare i cibi speziati e piccanti perché possono irritare le vie urinarie.
Lo stessa cosa vale per il consumo di zuccheri raffinati: l’eccessivo consumo può causare la proliferazione di batteri nella vescica.

Assumere fermenti lattici, che sostengono la flora batterica a sconfiggere i batteri, oltre ad aumentare le difese immunitarie.

Ultima buona abitudine, ma non di importanza, consumare tisane.
Malva e calendula possiedono diverse proprietà emollienti e disinfiammanti.