Punture di Insetto: un fastidioso inconveniente del periodo estivo – PillolaStore Blog

Punture di Insetto: un fastidioso inconveniente del periodo estivo

Il periodo estivo è correlato a una maggiore esposizione di diversi distretti cutanei che ovviamente divengono oggetto di interazione con tutta quella serie di elementi che possono costituire fattori più o meno ambientali che come sappiamo possono esercitare effetti benefici, come ad esempio una moderata esposizione solare, effetti fastidiosi, come ad esempio il contato con il sale o con il cloro bagnandosi rispettivamente in mare o in piscina, fino ad arrivare ad effetti propriamente nocivi come quelli spesso derivati dall’interazione con gli insetti.

Nell’accezione comune pensando a questa eventualità si ha una generica classificazione di tutto ciò che può capitare come “puntura di insetto” anche se questo non si rivela propriamente corretto: infatti in questo mare magnum è possibile riscontrare le “punture” propriamente dette, esercitate prevalentemente con funzionalità di difesa, e le morsicature effettuate da diverse tipologie di insetti sia con finalità di nutrimento (per esempio zanzare, pulci, pidocchi o pappataci) sia con finalità di difesa (es api, vespe, calabroni, ragni e formiche rosse).

In entrambe i casi l’insetto può iniettare tutta una serie di diverse sostanze volte a facilitare il processo nutritivo utilizzando ad esempio sostanze con funzione  anestetica o enzimatica oppure difensiva, utilizzando invece sostanze dall’effetto  tossico, irritante eccetera.

Quali sono gli elementi che, in assenza di visione diretta dell’evento, devono farci sospettare una puntura o una morsicatura da insetto?

Il primo aspetto da indagare è l’eventuale presenza di segni di puntura o di morsicatura, seguiti generalmente dalla comparsa di un rigonfiamento (più correttamente definito pomfo) nella sede appunto della lesione.

L’area del pomfo è di solito caratterizzata da rossore e/o prurito, soprattutto in soggetti predisposti come i soggetti allergici il gonfiore può estendersi in aree superiori ai 5 cm con comparsa di vere e proprie manifestazioni di atopia sia a livello cutaneo che a livello sistemico con edema della glottide, dispnea, tosse per culminare in un vero e proprio quadro di shock anafilattico, in questi casi ovviamente risulta d’obbligo la precoce consulenza e l’immediato intervento medico con utilizzo a seconda dei casi di antistaminici, cortisonici e all’occorrenza adrenalina.

La prima forma di trattamento, che può essere anche l’unica nei casi più lievi, è innanzi tutto, qualora presenti, la rimozione del pungiglione o di componenti dell’apparato buccale dell’insetto, seguito da un accurato lavaggio con acqua e sapone (meglio se con detergente antisettico), applicando eventualmente in seguito un impacco freddo.

 

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E’ possibile per avere un ulteriore controllo della sintomatologia utilizzando delle preparazioni fitoterapiche ad affetto lenitivo come ad esempio:

  • Zantoxylium bungeatum: effetto anti dolorifico e anti-prurito
  • Calendula: effetto lenitivo
  • Acido glicirretinico: prolungamento locale dell’emivita del cortisolo, potenziando le naturali capacità dell’organismo nel controllo dell’infiammazione
  • Acido α keto boswellico: effetto antinfiammatorio

Nel caso nonostante questi accorgimenti il sito della puntura dovesse dar segno di infezione con ulteriore gonfiore e rossore, dolore pulsante tardivo, bruciore tardivo ed emissione di pus risulta importante la rivalutazione medica onde impostare un opportuna terapia antibiotica.

Oltre al trattamento si rivela molto importante la prevenzione di queste situazioni, mediante semplici operazioni, afferenti in qualche caso al “buon senso” volte a minimizzare le possibilità di contatto con gli insetti potenzialmente in grado di morsicare o pungere.

Un primo e fondamentale aspetto è quello relativo al mantenimento di un accurata pulizia della casa ma soprattutto degli spazi verdi e dei giardini, evitando la presenza di acqua stagnante in sottovasi, recipienti, fontane in quanto luogo ideale di riproduzione di numerosi insetti.

Permanendo per tempistiche prolungate all’aperto risulta molto importante l’utilizzo di lozioni, spray o pomate repellenti contestualmente all’utilizzo di abiti leggeri che possano però coprire anche braccia e gambe, evitando di camminare scalzi.

Tutti i fattori che potrebbero attirare gli insetti dovrebbero essere evitati, come per esempio l’utilizzo di profumi forti o cosmetici profumati, consumare alimenti dolci senza lavarsi le mani in seguito o il lasciare alimenti, bevande o rifiuti scoperti o in contenitori aperti.

Anche gli accorgimenti comportamentali si rivelano di primaria importanza , bisognerà infatti aver cura di non avvicinarsi ne disturbare nidi di insetti e prima di toccare piante, frutti maturi o cespugli verificare che non ci sia la presenza di insetti.

Questi piccoli accorgimenti possono rivelarsi un prezioso aiuto per evitare queste problematiche caratteristiche dell’estate, e anche qualora si fossero verificati di trattarli opportunamente e precocemente limitandone i danni.

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