Quale magnesio per ansia

Il magnesio è una componente essenziale dell’organismo umano di cui ormai è stato detto tutto e il contrario di tutto. A seconda delle fonti di informazione prescelte ormai è stato descritto come esercitare una serie di effetti che possono andare dalla semplice integrazione alimentare fino ad arrivare a derive pseudo miracolistiche. Ovviamente i dati scientificamente dimostrati attestano un ruolo prevalentemente integrativo; questo comunque non significa meno importante in quanto una sua adeguata presenza è necessaria per il corretto funzionamento dell’organismo.

Quale dosaggio giornaliero si mostra più idoneo?

Il dosaggio giornaliero proponibile in armonia con i valori nutritivi di riferimento (NRV) è stato stabilito in 375 mg. Il Ministero della Salute Italiano ha inoltre stabilito che il dosaggio massimo proponibile con gli integratori è di 450 mg. Ogni somministrazione che dovesse superare questo limite viene considerata di carattere farmacologico e richiede quindi valutazione e prescrizione medica.

Quale forma di magnesio si dimostra più adatta nella gestione dell’ansia

Il magnesio di per se, anche nelle sue diverse forme rimane sempre magnesio, per cui gli effetti evocabili rimangono sostanzialmente piuttosto sovrapponibili. Cosa cambia allora? La biodisponibilità delle diverse forme presenti sul mercato che possono appunto rendere il prodotto più o meno assorbibile e di conseguenza dagli effetti più o meno marcati.

In pratica quali sono gli effetti esercitati dal Magnesio utili nella gestione dell’ansia?

Il magnesio, oltre al contribuire al funzionamento di diversi processi fisiologici, interviene nella modulazione della contrazione muscolare, favorendo una condizione più equilibrata che potrebbe essere persa quando a causa dell’ansia e dello stress si dovessero creare i presupposti per condizioni di tensione anomale.

Quale forma di magnesio si mostra più biodisponibile e quindi più assorbibile?

Per rispondere a questa domanda occorre partire da quali forme si dimostrano meno biodisponibili. In genere il magnesio salino, ossido e perossido si mostrano piuttosto bioindisponibili. Infatti queste forma di magnesio vengono utilizzate in prevalenza come lassativi, in quanto non essendo assorbiti finiscono con il richiamare acqua dall’organismo a livello intestinale favorendo l’evacuazione. E’ vero che questo da un lato potrebbe recare sollievo da manifestazioni ansiose che dovessero coinvolgere il distretto intestinale, ma dall’altro non si mostra un vero e proprio intervento per la gestione dell’ansia. Tra le forme più biodisponibili si riscontrano il magnesio Citrato, il magnesio Aspartato, e il magnesio Pidolato, che rappresentano appunto le forme maggiormente utilizzate nell’integrazione alimentare. Salendo con i livelli di tecnologia utilizzata si mostrano molto interessanti anche le forme di magnesio che utilizzano altri nutrienti per favorirne l’assorbimento come il magnesio sucrafalto (veicolato da zuccheri) e il magnsio liposomiale (veicolato da grassi).

L’assunzione di magnesio nelle forme maggiormente biodisponibili, entro i limiti fissati per l’integrazione alimentare, può contribuire nell’arrecare sollievo nelle forme ansiose che si manifestano con contrazione e irrigidimento muscolare, come elemento di trattamento nell’ottica di una strategia globale di gestione.

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