Regolarità intestinali: gli accorgimenti nutrizionali
Oltre agli accorgimenti di carattere comportamentale, anche quelli di carattere nutrizionale si mostrano di primaria importanza nella correzione di alterate dinamiche digestive.
Quali sono le priorità nello stimolo di un intestino pigro?
Vediamo in ordine di importanza:
- Assunzione di adeguati livelli idrici: Una scorretta idratazione rappresenta nella maggioranza dei casi l’origine della maggioranza dei problemi di carattere digestivo, infatti con una semplice verifica vediamo che la maggioranza della popolazione affetta da questo disturbo spesso e volentieri ha assunzioni ben diverse da quanto consigliato dalla maggior parte delle società scientifiche, ovvero 1.2 ml di acqua ogni kCal assunta oppure 1 l ogni 1000 kCal assunte, pari a circa 1500-2000 ml nella media della popolazione. Una corretta assunzione di fluidi deve essere considerata la prima forma di intervento, senza la quale le successive difficilmente possono mostrarsi efficaci. Possono rivelarsi utili anche le acqua minerali propriamente dette o le riccamente mineralizzate, che in alcuni casi mostrano effetti favorevoli nello stimolo della funzione digestiva.
- Assunzione di adeguati livelli di fibra: Nella nostra alimentazione la fibra viene assunta in prevalenza mediante il consumo di vegetali e frutti, all’interno del quale si rinviene in due componenti; fibra insolubile e fibra solubile. La fibra insolubile tende ad avere una consistenza propriamente “fibrosa” propria delle sue peculiari componenti, a contatto con l’acqua tende ad aumentare di volume mediamente in rapporto 1:3, quindi SOLO se assunta con adeguati livelli d’acqua agisce formando una massa utile nel favorire lo stiramento delle pareti intestinali funzionale alla propagazione dell’onda peristaltica. Non si mostra indicata per soggetti con malattie infiammatorie dell’intestino o patologie come diverticolite e diverticolosi. La fibra solubile invece al contrario al contatto con l’acqua forma una sorta di gel, che oltre a formare massa, contribuisce nel conferire viscosità e nel ridurre la consistenza del materiale in digestione, facilitando il transito e le dinamiche espulsive. Può essere consumata anche da soggetti con problematiche infiammatorie intestinali e diverticolosi. In entrambe i casi la condizione essenziale per un corretto funzionamento è da ricercarsi nell’adeguata assunzione di acqua, in assenza della quale le fibre ottenute dalle verdure e dalla frutta in genere, finirebbero con il rivelarsi esclusivamente un ulteriore fattore in grado di ostacolare il transito intestinale.
- Corretta dinamica di masticazione: La digestione inizia nella bocca, con adeguate dinamiche di masticazione è possibile infatti favorire una prima digestione enzimatica di molti dei nutrienti introdotti grazie agli enzimi salivari e preparare il tutto per una migliore fase gastrica ed intestinale.
- Fare attenzione alle intolleranze alimentari VERE: nel caso sussista intolleranza al lattosio e/o agli oligo saccaridi non digeribili (OND)presenti in molti frutti e vegetali è importante ricordare che oltre a problematiche come gonfiore e diarrea è possibile che si verifiche anche stipsi, in questo caso la soluzione può semplicemente essere quella di evitare gli alimenti che li contengono, oppure è possibile utilizzare opportuni enzimi digestivi che ne permettono un ottimale assimilazione.
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Con l’adozione di questi semplici accorgimenti di base è possibile supportare una corretta funzione digestiva , così da favorire contestualmente ad adeguate dinamiche comportamentali ed eventualmente di supplementazione una bona salute intestinale.