Colesterolo cosa evitare di mangiare

Il colesterolo è una sostanza essenziale per il coretto funzionamento dell’organismo umano, la sua presenza si rivela infatti fondamentale per  diverse funzioni delle cellule che compongono il nostro organismo e per un coordinato e armonico esercizio della funzione ormonale. Quando però qualcosa non funziona e il colesterolo si rivela presente in quantitativi eccessivi possono sorgere diversi problemi. Tra questi problemi, i principali sono quelli che coinvolgono l’apparato cardiovascolare, in particolare depositandosi a livello delle arterie e divenendo una possibile e probabile causa di gravi patologie quali ictus e infarti. Nel bilancio del colesterolo, quando non sono presenti cause genetiche, l’alimentazione può ricoprire un ruolo molto importante per cui una sua ottimizzazione potrebbe ricoprire un ruolo di notevole importanza. Cosa mangiare quindi o meglio cosa evitare di mangiare per migliorare la gestione del colesterolo?

Come si forma il colesterolo

Senza scendere in inutili tecnicismi è importante ricordare che il colesterolo nell’organismo può essere si assunto dall’esterno ma anche essere prodotto a partire da sostanze che derivano sia dalla digestione dei grassi sia dalla digestione dei carboidrati, per cui l’adozione di un alimentazione equilibrata si rivela di notevole importanza.

Il colesterolo alimentare: quali alimenti si dimostrano particolarmente ricchi?

Tra gli alimenti particolarmente ricchi di colesterolo che dovrebbero essere consumati con moderazione troviamo prodotti sia di origine terrestre che di origine marina. Tra essi possiamo identificare in prevalenza i crostacei in genere come per esempio scampi, gamberi, aragosta eccetera, mente tra gli alimenti di derivazione terrestre rientrano le frattaglie (cervello, reni, interiora varie ecc), i tagli grassi di diverse carni e i prodotti lattiero-caseari, in particolare quando realizzati a partire da latte intero e quando molto “concentrati” (tanti litri di latte per quantità relativamente piccole di prodotto).

Sostanze diverse dal colesterolo che possono aumentarne la produzione: i grassi saturi

I grassi saturi, quando consumati in eccesso (quantitativi maggiori del 10% della quanta calorica giornaliera) hanno dimostrato di avere notevoli effetti negativi sulla salute umana. Tra questi è importante ricordare il favorire malattie oncologiche, malattie su base infiammatoria e appunto l’elevazione dei livelli di colesterolo. Quello che apparentemente risulta strano ma purtroppo vero è che l’abuso di grassi saturi può in diversi casi causare un incremento dei livelli di colesterolo superiore a quello che si potrebbe verificare semplicemente assumendo alimenti ricchi in colesterolo. La moderazione come nel caso successivo si rivela la strategia vincente.

Sostanze diverse dal colesterolo che possono aumentarne la produzione: i carboidrati “veloci”

Come nel caso precedente i problemi non si verificano con l’uso ma piuttosto con l’abuso di carboidrati, soprattutto di carboidrati in grado di essere digeriti e assimilati con grande velocità ovvero quelli ad alto indice e carico glicemico. In particolare rientrano in questa categoria i prodotti molto raffinati, con scarso o assente livello di fibre, prodotti soffiati (a rapidissima digestione) e alimenti caratterizzati dalla presenza di soli carboidrati in assenza quasi completa di altri nutrienti quali lipidi o proteine. Ovviamente oltre alla qualità, che dovrà sempre e comunque essere presa in considerazione rimane anche la criticità della quantità, che dovrà essere (come nel caso dei grassi) essere bilanciata in base al reale dispendio. L’eccesso anche di prodotti di ottima qualità non si rivela comunque vantaggioso.

Accorgimenti per la gestione di un pasto

Oltre a limitare l’assunzione degli alimenti descritti può rivelarsi molto interessante anche aggiungere alimenti che possano ridurre la nostra capacità di assorbimento di grassi saturi, colesterolo e carboidrati veloci. Tra questi una delle scelta migliori è rappresentata dalle fibre (in particolari da quelle viscose come ad esempio quelle presenti nell’orzo, nell’avena nello psillio ecc), prodotti che singolarmente o in miscela possono contribuire nella riduzione dell’assorbimento delle sostanze implicate con una dinamica di carattere meccanico. Favorendone direttamente il mancato assorbimento e l’espulsione con le feci. Inserire una generosa porzione di fibra ad ogni pasto può rappresentare una risorsa importante per la salute.

 

Questi semplici accorgimenti possono essere attuati da tutti senza uno sforzo o un dispendio eccessivo, contribuendo notevolmente al miglioramento della salute ma soprattutto della qualità

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