Farmaci contro la stitichezza

La stitichezza è un problema che affligge un numero piuttosto importante di soggetti sia in età  infantile sia nell’età adulta. Numerosi fattori infatti possono contribuire nel favorire l’irregolarità intestinale: inadeguata alimentazione, scorretta o comunque insufficiente idratazione, sedentarietà e condizionamenti di natura sociale (abitudini scolastiche e lavorative). In alcuni casi anche correggendo questi aspetti con le adeguate modifiche dello stile di vita non si ottengono i risultati sperati, per questo può essere necessario ricorrere a strumenti di carattere farmacologico onde favorire il ripristino di una corretta regolarità intestinale.

Strumenti farmaceutici contro la stitichezza

Esistono numerosi farmaci impiegabili contro la stitichezza, con meccanismi d’azione molto diversi tra loro. Volendo fornire una classificazione sintetica troviamo infatti :

  • Lassativi formanti massa
  • Lassativi osmotici
  • Lassativi emollienti
  • Lassativi para-simpaticomimetici
  • Lassativi salini
  • Lassativi irritativi

Lassativi formanti massa

Assunti con la finalità di incrementare il volume massa fecale, sono costituiti in genere da fibra solubile, insolubile o da gomme in grado di legarsi a notevoli volumi di acqua incrementando in maniera importante il proprio volume. Questo comporta una distensione delle pareti intestinali funzionale nel favorire un incremento del transito. Questa tipologia di farmaco si mostra particolarmente indicata per chi, per diverse motivazioni, dovesse avere un inadeguata assunzione di fibre. L’importante condizione da rispettare per l’utilizzo di questa tipologia di farmaci è l’adeguata assunzione di liquidi, in assenza dei quali potrebbero manifestare effetti contrari a quelli desiderati. Es: Fibra di Psillio, Gomma guar depolimerizzata, Gomma sterculia.

Lassativi osmotici

Fanno parte di questa categoria sostanze in grado di richiamare acqua nell’intestino favorendo l’idratazione delle feci, che di conseguenza possono venire espulse con maggiore facilità. Ne sono un esempio il Lattulosio e il Macrogol. Anche in questo caso per avere un efficacia ottimale il consumo deve avvenire contestualmente ad adeguati livelli di liquidi.

Lassativi emollienti

Costituiti sostanzialmente da sostanze grasse in grado di agire come emollienti a livello di feci particolarmente secche e dure. Trovano applicazione anche quando siano presenti emorroidi o ragadi anali, dove una minore consistenza delle feci costituisce un importante vantaggio funzionale. Vendono solitamente somministrati sotto forma di olii, supposte o clismi. Le sostanze maggiormente impiegate sono la paraffina, la glicerina, l’olio di arachidi, l’olio di mandorle eccetera.

Lassativi para-simpaticomimetici

Utilizzati generalmente per tutte quelle casistiche dove la componente neurologica rappresenta un importante componente del problema e dove con gli altri strumenti farmacologici non si arriva ad un risultato soddisfacente. La loro azione si manifesta a livello della componente parasimpatica del sistema nervoso favorendo la peristalsi. Non rappresentano in genere il trattamento di prima scelta in quanto caratterizzati da numerosi effetti collaterali a livello gastrico e intestinale. Ne sono un esempio il Betanecolo e la Neostigmina.

Lassativi salini

Utilizzati generalmente per applicazioni occasionali, dove in una ridotta finestra temporale si rende necessaria una completa evacuazione e pulizia del colon. Vengono utilizzati per esempio prima di interventi di chirurgia intestinale o prima di esami diagnostici invasici che richiedono l’utilizzo di strumenti ottici (es colonscopia). Ne sono un esempio i fosfati, i Sali di magnesio (solfato, ossido, perossido) o i citrati di sodio.

Lassativi irritativi

Rappresentano molto probabilmente una delle classi più utilizzate nonostante i significativi effetti collaterali associati. Il loro meccanismo è basato sull’irritazione che il contatto causa a livello delle mucose intestinali, causando di conseguenza un incremento della motilità intestinale (come una sorta di meccanismo di difesa volto all’allontanamento dell’irritante. Possono causare crampi, in alcuni casi anche di notevole entità, l’utilizzo prolungato è inoltre sconsigliato in quanto potenzialmente alla base di melanosi e successive alterazioni infiammatorie. Il loro impiego dovrebbe quindi essere preferibilmente saltuario.

 

Conoscendo le caratteristiche di ognuno di questi farmaci sarà possibile selezionarle il più adatto per le proprie necessità utilizzandolo nella maniera più indicata.

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