Quello degli integratori alimentari rimane un settore molto discusso sia a livello di opinione pubblica sia a livello di addetti ai lavori. Spesso e volentieri questo dibattito si dimostra appropriato in quanto l’utilizzo degli integratori alimentari molto spesso viene effettuato in maniera ben poco razionale e appropriata.

Chi deve integrare?

Prima fondamentale domanda a cui rispondere è chi dovrebbe utilizzare un integratore alimentare. La risposta può essere facilmente dedotta dal nome stesso della categoria di prodotti, “integratori alimentari”. Deve quindi assumere un integratore alimentare chi per diversi motivi manifesti o abbia il rischio di manifestare una specifica carenza. Le motivazioni potrebbero essere diverse, per esempio una ridotta possibilità di ricorrere ad alcuni alimenti mal tollerati, una specifica malattia che causa malassorbimento oppure un incrementato fabbisogno dovuto a elevati livelli di attività fisica o alla necessità di recuperare in seguito a un periodo per diverse ragioni particolarmente stressante per l’organismo.

Cosa si deve integrare?

Cerando di identificare l’integratore più idoneo alle proprie necessità, la prima cosa da escludere rimane quella di ricorre in maniera indiscriminata qualche prodotto utilizzato da qualche amico o conoscente che ci si è trovato bene. Questo in primo luogo deve essere fatto perché come detto in precedenza l’utilizzo di un prodotto deve far fronte a una necessità specifica. Inoltre in secondo luogo non è detto le la propria situazione sia esattamente sovrapponibile a quella del soggetto che abbiamo preso ad esempio e quindi quel tipo di applicazione si potrebbe mostrare non adatto.

Due parole sulla sicurezza

Nel fare queste puntualizzazioni è bene ricordare comunque che nella stragrande maggioranza dei casi l’uso secondo le indicazioni consentite dalla legge anche se improprio (salvo casi particolari) difficilmente può mostrarsi dannoso in quanto la normativa che permette di utilizzare un prodotto come integratore alimentare in Italia mantiene un ampio margine di sicurezza. In genere questi casi si traducono in una risposta inefficace.

Come si deve integrare?

Compresi gli aspetti appena descritti rimane molto più semplice definire il come si deve integrare. Il primo aspetto è individuare quali possono essere le carenze. Per esempio se l’alimentazione per diversi motivi dovesse trovarsi ad essere carente di verdura e frutta i primi integratori da prendere in considerazione sarebbero indubbiamente quelli di vitamine (sia liposolubili che idrosolubili) e di minerali. Nel caso invece ci sia un ridotto consumo di proteine di buona qualità o comunque sussista per attività lavorativa o attività sportiva un importante impegno muscolare può diventare molto importante integrare un adeguata quota di proteine, scegliendo la forma più adeguata alle proprie esigenze o di aminoacidi.

Che dire di prodotti estratti da vegetali?

Per quanto riguarda i prodotti di origine vegetale invece occorrerà verificare per quale applicazione quel prodotto è stato realizzato e, in caso di dubbi, verificare con il proprio sanitario di riferimento se quel tipo di applicazione si mostra realmente idoneo per le proprie necessità e compatibile con eventuali altri integratori o farmaci assunti.

Seguendo questi semplici accorgimenti sarà possibile pianificare un utilizzo, razionale, sicuro ed efficace degli integratori alimentari, non lasciandosi influenzare da messaggi fuorvianti o inesatti fin troppo diffusi.