Le soluzioni nutraceutiche per una funzionale gestione delle gastriti
La gestione di successo delle problematiche infiammatorie a livello dello stomaco deve considerare come tappa obbligata una modificazione funzionale dei fattori alimentari e comportamentali associata quando necessario ad un opportuna terapia, in assenza della quale molto difficilmente anche con i migliori strumenti nutraceutici si rende possibile conseguire risultati significativi.
Una volta che questi adeguamenti comportamentali esistono diverse possibilità per una gestione nutraceutica della sintomatologia e dello stato infiammatorio.
Dato che molte di queste situazioni si accompagnano a fenomeni quali reflusso gastroesofageo alla base di segni quali pirosi retrosternale, abbassamento del tono di voce, sintomatologia simil-laringite eccetera, uno dei primi interessanti approcci è sicuramente quello che oltre alla modulazione dei fenomeni infiammatori permetta anche una rapida gestione dei sintomi.
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Recentemente infatti molti prodotti a base di alginato, una sostanza di origine vegetale estratta da alcuni tipi di alghe che a contatto con acqua tende a formare un gel che nello stomaco costituisce una sorta di tappo in grado di limitare il reflusso, associano alla presenza di tale soluzione meccanica anche la presenza di altri principi attivi, volti sia alla protezione della mucosa gastrica che alla modulazione dei fenomeni infiammatori.
Tra questi molto interessanti si mostrano l’estratto di mirtillo, per la sua presenza di oligomeri proantocianidolici, ovvero sostanze in grado di aderire alla mucosa gastrica formando una sorta di “rivestimento protettivo” in grado da un lato di proteggerla da ulteriore danno e dall’altro di favorirne la ricostituzione.
Un’altra importante risorsa nutraceutica è costituita dall’estratto di liquerizia, sostanza molto interessante per la presenza in acido glicirretinico, in grado di prolungare i naturali effetti antinfiammatori del cortisolo prodotto a livello dei nostri tessuti potenziando le naturali capacità antinfiammatorie locali dell’organismo.
L’unica accortezza nell’utilizzo degli estratti di liquerizia deve essere effettuato dai soggetti affetti di ipertensione, dove dosaggi superiori a 100 mg possono nei soggetti più sensibili portare a qualche problematica, fattore per cui prima dell’utilizzo è consigliabile il parere medico.
Anche tra i rimedi tradizionali è possibile trovare soluzioni molto interessanti, infatti il comune estratto di camomilla tutt’ora mostra interessanti proprietà in qualità di antispastico, utile insieme agli altri rimedi, nella gestione della sintomatologia dolorosa.
Sulla falsa riga di quanto accade per l’alginato, anche alcuni polisaccaridi si mostrano molto interessanti come ad esempio quelli estratti da Malva, da Altea o da Aloe (attenzione ai prodotti estratti da Aloe che devono essere utilizzati privi della frazione in antrachinoni, un’altra tipologia di sostanze dal forte potere irritante Utilizzate come lassativi).
I polisaccaridi possono infatti a contatto con acqua formare delle mucillagini fluide (una sorta di gel) che rivestendo la parete gastrica, esercitano un effetto protettivo e lenitivo.
Ultima ma non meno importante è anche l’approccio volto direttamente volta alla modulazione del pH gastrico, infatti l’utilizzo dei classici prodotti a base di bicarbonati o citrati può contribuire ad un sollievo immediato modulando l’acidità gastrica onde fornire un rapido sollievo.
Le formulazioni generalmente proposte possono andare dalle bustine utilizzate per le preparazioni estemporanee alle compresse e agli stick orosolubili, tutte forme molto utili e pratiche nella gestione acuta della problematica.
Quando unite alle modificazioni comportamentali, questo soluzioni nutraceutiche possono costituire un valido aiuto nella gestione della sintomatologia da gastrite.
