Sei mai stato in quella situazione scomoda in cui un fastidio ai denti sembra rovinare la tua giornata?
È un problema che, prima o poi, potrebbe interessare tutti noi, soprattutto se si trascura la prevenzione. Per molti infatti, la parola “dentista“ può evocare un senso di timore e ansia, ma è importante ricordare che una visita specialistica di questo tipo è essenziale per la salute della nostra bocca. E la salute della bocca, a sua volta, è fondamentale per il benessere generale del nostro organismo.
La bocca è la porta d’ingresso verso un mondo di delizie gustative e di sorrisi contagiosi, ma se trascurata, può diventare la causa di molteplici complicazioni, che vanno ben oltre il semplice mal di denti. I batteri che si annidano nella nostra bocca possono diffondersi in tutto il corpo, causando problemi seri e influenzando persino la nostra salute cardiovascolare e il sistema immunitario.
Ecco perché l’argomento degli antibiotici e delle alternative agli antibiotici in odontoiatria assume un’importanza cruciale.
Non possiamo sottovalutare l’uso appropriato degli antibiotici nel trattamento delle infezioni dentali, ma allo stesso tempo dobbiamo considerare alternative efficaci e sicure che possano limitarne l’uso e prevenire la resistenza antibiotica.
A cosa servono gli antibiotici
Gli antibiotici sono medicinali usati per la cura e la prevenzione delle infezioni causate dall’azione dei batteri. Agiscono uccidendo i batteri stessi al fine di prevenire la loro moltiplicazione all’interno dell’organismo.
In campo odontoiatrico è abbastanza frequente l’uso di antibiotici; il cavo orale infatti è naturalmente popolato da diversi ceppi di batteri che in condizioni normali non causano alcun danno, ma che in determinate situazioni possono dare origine a infezioni.
Tra gli antibiotici più usati nei trattamenti delle comuni infezioni del cavo orale ci sono i macrolidi, le penicilline, l’amoxicillina in combinazione con l’acido clavulanico.
Antibiotico resistenza
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di un fenomeno preoccupante, l’antibiotico resistenza.
Con questo termine si fa riferimento alla capacità di un batterio di resistere all’azione di uno o più farmaci antibiotici. Questo tipo di resistenza può essere sia naturale che acquisita; in quest’ultimo caso, un batterio tramite modifiche al proprio patrimonio genetico, si adatta a resistere ad un farmaco antibiotico. In altre parole, gli antibiotici comunemente usati per curare le infezioni batteriche diventano sempre meno efficaci nel contrastarle.
L’inefficacia riguarda non solo la persona che li assume in quel momento, ma anche tutti coloro che in futuro saranno contagiati da quei batteri ormai resistenti agli antibiotici.
Una delle principali cause dell’antibiotico-resistenza è proprio l’uso eccessivo e spesso inutile di questo tipo di farmaci.
Un fattore importante è la mancanza di consapevolezza sui rischi legati all’uso indiscriminato degli antibiotici. Molti pazienti infatti, richiedono antibiotici per qualsiasi tipo di dolore o infiammazione dentale, pensando che siano la soluzione a tutti i problemi. Tuttavia, questo non è sempre il caso: l’uso sistematico degli antibiotici senza una reale indicazione può portare alla selezione di ceppi batterici resistenti.
È importante educare i pazienti all’uso appropriato degli antibiotici e all’importanza di seguirne attentamente le istruzioni del dentista. Per tentare di arginare il fenomeno è quindi fondamentale che gli antibiotici siano prescritti dal medico e che siano rispettate le dosi, le modalità e la durata della terapia. In sintesi, si può favorire l’antibiotico resistenza:
- usando antibiotici quando non necessario e senza prescrizione medica
- quando non si rispettano i tempi di assunzione tra una dose e l’altra
- interrompendo la cura prima di averla terminata solo perché ci si sente meglio.
Come vanno presi
L’assunzione corretta degli antibiotici è di fondamentale importanza per garantire l’efficacia del trattamento e/o prevenire lo sviluppo di resistenza batterica.
Seguire attentamente le istruzioni del medico e comprendere come vanno presi gli antibiotici è essenziale per garantire il successo della terapia. Nello specifico, si consiglia di:
- 1) Consultare sempre il medico: gli antibiotici devono essere prescritti da un medico; importante è sottoporsi a una valutazione medica adeguata per ottenere una diagnosi corretta e determinare se è necessario un trattamento antibiotico. Non assumere mai antibiotici senza una prescrizione medica.
- 2) Seguire sempre le istruzioni: leggere attentamente l’etichetta dell’antibiotico e le istruzioni fornite dal medico. Seguire le dosi consigliate, gli orari di assunzione e la durata del trattamento prescritte dal professionista sanitario. Non interrompere o modificare autonomamente la terapia, anche se ci si sente meglio, a meno che il medico non lo abbia consigliato.
- 3) Rispettare gli orari: bisogna assumere gli antibiotici esattamente secondo il programma stabilito. Generalmente, gli antibiotici vengono presi a intervalli regolari durante il giorno. Impostare delle sveglie o utilizzare il promemoria dello smartphone per ricordarsi di prendere il farmaco puntualmente, può essere un valido aiuto. Se si dimentica una dose, è opportuno consultare il medico per capire come poter procedere.
- 4) Leggere con attenzione le modalità di assunzione: alcuni antibiotici richiedono di essere presi a stomaco vuoto, mentre altri devono essere assunti subito prima o subito dopo aver mangiato. Seguire attentamente le istruzioni specifiche per ogni farmaco. In caso di dubbi, chiedere al medico o al farmacista.
- 5) Evitare l’automedicazione: non bisogna assumere antibiotici senza una prescrizione medica o basandosi su farmaci rimanenti da precedenti trattamenti. Ogni infezione richiede un trattamento specifico, e l’uso inappropriato degli antibiotici può portare a problemi di salute e contribuire allo sviluppo di resistenza batterica.
- 6) Completare il ciclo: è fondamentale completare l’intero ciclo di antibiotici prescritto, anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento. L’interruzione anticipata del farmaco può permettere ai batteri di riprodursi e sviluppare resistenza.
In alcuni casi, gli antibiotici vanno presi anche in assenza di un’infezione batterica, cioè a titolo precauzionale. La profilassi antibiotica, infatti, è un trattamento raccomandato quando è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico in cui ci sia un alto rischio di sviluppare un’infezione.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali collegati all’assunzione di antibiotici in genere sono di modesta entità e limitati al periodo di impiego del farmaco. Nella maggior parte dei casi sono disturbi che riguardano l’apparato digerente e i più comuni sono:
- – diarrea
- – nausea
- – vomito
- – mal di testa
- – gonfiore addominale
- – dolore addominale
- – inappetenza.
È importante sottolineare che non tutti gli antibiotici possono causare gli stessi effetti collaterali e che ogni persona può reagire in modo diverso.
Se si verificano effetti indesiderati durante l’assunzione di un antibiotico, bisogna informare il medico per una valutazione e un’adeguata gestione del caso. Non bisogna interrompere autonomamente l’assunzione del farmaco senza prima consultare il medico.
Quando si usano gli antibiotici in odontoiatria
Gli antibiotici vengono utilizzati in molte condizioni cliniche di interesse odontoiatrico sia per risolvere l’infezione in corso sia per prevenirne una che potrebbe derivare dall’intervento effettuato. La profilassi antibiotica si rende spesso necessaria prima di un’operazione che riguarda il cavo orale proprio perché la bocca è naturalmente colonizzata da batteri che durante un intervento odontoiatrico potrebbero raggiungere il sangue in quantità tale da innescare un’infezione. Un caso particolare di profilassi antibiotica in odontoiatria riguarda i pazienti cardiopatici, con difetti cardiaci congeniti o portatori di valvole artificiali. In questi casi viene prescritta una terapia antibiotica per prevenire l’endocardite batterica.
Vediamo nello specifico in quali ambiti è previsto l’uso di antibiotici in odontoiatria.
Endodonzia
L’endodonzia è una branca dell’odontoiatria che si occupa del trattamento dei tessuti molli interni del dente, come la polpa dentale e i canali radicolari.
Gli antibiotici sono necessari in caso di ascesso apicale acuto, un’infezione progressiva e persistente. Ciononostante, non tutti i pazienti o tutte le situazioni richiedono l’uso degli antibiotici. Infatti, la terapia antibiotica non è consigliata in caso di pulpite irreversibile, polpe necrotiche e ascessi apicali acuti localizzati.
Implantologia
L’implantologia dentale è una procedura chirurgica che prevede l’inserimento di impianti dentali nel tessuto osseo al fine di sostituire i denti mancanti.
Chi deve affrontare un intervento come questo, deve sottoporsi a un trattamento di profilassi antibiotica per scongiurare la possibilità che si presenti un’infezione nel post-operatorio. Inoltre gli antibiotici devono essere assunti anche dopo l’intervento di posizionamento degli impianti dentali. In ogni caso sarà il dentista implantologo a prescrivere il tipo di farmaco da assumere, le modalità e i tempi di somministrazione in base al caso specifico.
Estrazioni
Le estrazioni dentali sono procedure comuni in odontoiatria; esse prevedono la rimozione di un dente dalla sua alveola. In alcuni casi, può essere necessario l’uso degli antibiotici prima o dopo l’estrazione dentale.
Nello specifico:
- 1) Profilassi preoperatoria: in alcuni casi, il dentista può prescrivere una profilassi antibiotica prima dell’estrazione dentale. Questo viene fatto per prevenire l’infezione durante o dopo l’intervento, soprattutto in pazienti con un alto rischio di infezioni, come quelli con disturbi immunitari o con precedenti infezioni gravi. La scelta dell’antibiotico e la durata del trattamento dipenderanno dalle caratteristiche del paziente e dalle raccomandazioni del dentista.
- 2)Complicanze postoperatorie: dopo l’estrazione dentale, possono verificarsi complicanze come infezioni, alveoliti (infezioni del sito di estrazione) o infezioni dei tessuti circostanti. In questi casi, il dentista può prescrivere un ciclo di antibiotico per trattare l’infezione e favorire la guarigione. La scelta dell’antibiotico dipende dalla natura dell’infezione e dalla sensibilità batterica.
- 3) Pazienti ad alto rischio: alcuni pazienti possono essere considerati ad alto rischio di infezioni post-operatorie a seguito di un’estrazione dentale. Questi includono pazienti con condizioni mediche preesistenti, compromissione del sistema immunitario o malattie croniche. In questi casi, può essere consigliabile prescrivere una profilassi antibiotica per ridurre il rischio di complicanze.
- 4) Pazienti immunocompromessi: i pazienti con sistema immunitario compromesso, come quelli sottoposti a terapie immunosoppressive o con malattie sistemiche, possono essere più suscettibili alle infezioni dopo un’estrazione dentale. In questi casi, gli antibiotici possono essere prescritti per prevenire o trattare le infezioni e ridurre il rischio di complicanze. È importante che i pazienti immunocompromessi segnalino al proprio dentista la loro condizione e assumano gli antibiotici solo sotto la supervisione medica.
- 5) Resistenza batterica: come con qualsiasi uso di antibiotici, è fondamentale utilizzare questi farmaci in modo responsabile per prevenire lo sviluppo di resistenza batterica. Gli antibiotici devono essere prescritti solo quando necessario, tenendo conto della gravità dell’infezione e delle condizioni del paziente. È importante seguire attentamente le istruzioni del dentista e completare il ciclo di antibiotici, così come prescritto.
È fondamentale sottolineare che non tutte le estrazioni dentali richiedono l’uso degli antibiotici.
Molte estrazioni possono essere gestite efficacemente con misure locali di controllo dell’infezione, come l’igiene orale appropriata e i lavaggi con soluzioni antinfiammatorie.
L’uso degli antibiotici deve essere valutato caso per caso, tenendo conto delle specifiche esigenze del paziente e delle condizioni cliniche. La decisione finale spetta al dentista, che prenderà in considerazione la situazione individuale del paziente e le linee guida cliniche correnti.
Antibiotici in odontoiatria pediatrica
Quando si tratta di far assumere antibiotici ai propri figli molti genitori si preoccupano per gli eventuali effetti collaterali che questo tipo di farmaci potrebbero avere sui più piccoli.
È bene ribadire che se gli antibiotici vengono assunti su indicazione del proprio pedodonzista e secondo le modalità previste, sono farmaci efficaci, sicuri, ben tollerati e con pochi effetti collaterali. Al contrario se assunti senza prescrizione medica e in modo scorretto, possono diventare inefficaci se non pericolosi per la salute del bambino.
Gli antibiotici per bambini, nella maggior parte dei casi, vengono consigliati quando si manifestano condizioni come:
- 1) Infezioni dentali: le infezioni dentali nei bambini possono causare dolore, gonfiore e disagio. In alcuni casi, gli antibiotici possono essere prescritti per trattare l’infezione e ridurre i sintomi. Tuttavia, la terapia antibiotica dovrebbe essere valutata attentamente dal dentista pediatrico, tenendo conto della gravità dell’infezione, dell’età del bambino e delle opzioni terapeutiche alternative, come la pulizia del sito infetto o l’estrazione del dente interessato.
- 2) Ascessi dentali: gli ascessi dentali sono infezioni localizzate intorno alla radice di un dente e possono causare dolore e gonfiore significativo. Nella gestione degli ascessi dentali nei bambini, gli antibiotici possono essere prescritti per controllare l’infezione e ridurre l’infiammazione. Tuttavia, è importante ricordare che il trattamento definitivo dell’ascesso dentale in genere richiede la pulizia e il drenaggio dell’area infetta, che può essere eseguito dal dentista pediatrico.
- 3)Procedimenti chirurgici complessi: in alcuni casi, i bambini si trovano a dover affrontare interventi chirurgici complessi in odontoiatria pediatrica, come la correzione di malocclusioni gravi. In questi casi, il dentista pediatrico può prescrivere antibiotici come parte della terapia preoperatoria o postoperatoria per prevenire le infezioni e favorire una corretta guarigione. La scelta dell’antibiotico e la durata del trattamento dipenderanno dalla complessità del caso e dalle condizioni cliniche del bambino.
- 4) Prevenzione delle endocarditi batteriche: alcuni bambini con determinate condizioni cardiache congenite o acquisite possono essere a rischio di sviluppare endocarditi batteriche in seguito a procedure dentali. In questi casi, il dentista pediatrico può prescrivere una profilassi antibiotica prima di procedure invasive per prevenire le infezioni. È importante consultare il pediatra o il cardiologo del bambino per determinare se è necessaria una profilassi antibiotica e quali farmaci e dosaggi utilizzare.
Naturalmente, l’uso degli antibiotici in odontoiatria pediatrica dovrebbe essere basato su una valutazione clinica approfondita e sulle linee guida correnti.
È fondamentale infatti educare i genitori sull’importanza di utilizzare gli antibiotici correttamente, completando il ciclo di trattamento prescritto e non utilizzando questi farmaci in modo indiscriminato o per scopi non indicati. Collaborare strettamente con il dentista pediatra e fornire una corretta igiene orale possono contribuire a ridurre la necessità di antibiotici e promuovere la salute orale dei bambini.
Uso di antibiotici in gravidanza
L’assunzione di farmaci in gravidanza quando possibile è sconsigliata, tuttavia se la situazione li rende necessari ci sono alcuni tipi di antibiotici che possono essere presi anche dalle donne in stato interessante. Ogni dentista sa quali antibiotici può o non può prescrivere a una propria paziente incinta, tuttavia in caso di dubbi è sempre bene chiedere un consulto anche al proprio ginecologo.[1]
Prodotti e integratori naturali
Se è necessaria una terapia antibiotica per la cura di un’infezione batterica o per la profilassi in vista di un intervento chirurgico, è bene seguire le indicazioni del proprio medico sul trattamento da seguire.
Fatta questa premessa è bene sapere che ci sono trattamenti naturali che possono aiutare a contrastare lo svilupparsi di un’infezione del cavo orale.
Nello specifico molto efficaci per le infezioni di denti e gengive sono:
- – oli essenziali di lavanda e di tea tree: è sufficiente applicare poche gocce di questi oli essenziali puri o diluiti per avere un’azione antisettica;
- – tintura madre di propoli: oltre ad impedire la moltiplicazione di germi, batteri e virus è in grado di eliminare questi microrganismi rinforzando il sistema immunitario. La tintura madre di propoli deve essere diluita in acqua e utilizzata per fare degli sciacqui, infatti se usata pura potrebbe macchiare i denti;
- – echinacea: contiene sostanze capaci di distruggere diversi ceppi batterici, inoltre possiede anche proprietà antinfiammatorie;
- – argilla verde ventilata: ha proprietà battericide, antinfiammatorie e antisettiche, può essere usata per fare sciacqui.
Altri antibiotici naturali sono l’olio essenziale di origano utile soprattutto per le infezioni del tratto respiratorio e del sistema digerente; l’aglio che aiuta il sistema immunitario e agisce come battericida sull’organismo; lo zenzero e il miele usati soprattutto per le infezioni del tratto respiratorio.